suini
06 Giugno 2022Sarebbe vietnamita il primo vaccino contro la peste suina africana. Ad annunciarlo ai media è lo stesso ministero dell’Agricoltura del Paese asiatico. Ancora tutto piuttosto vago, mentre il valore delle azioni dell’azienda produttrice crescono del 60%
L’annuncio è di quelli eclatanti: il Vietnam ha messo in commercio un vaccino contro la peste africana. L’eco della notizia rimbalza immediatamente: in Italia, dove altri 9 comuni (nel reatino e in provincia de L’Aquila) sono appena entrati nell’area infetta, aggiungendosi così alle aree già rosse del Nord Est con 137 casi di positività. Ma l’eco si riverbera anche nel resto del mondo: la notizia non può infatti essere sottovalutata dal momento che la peste suina africana ha una diffusione preoccupante, con ricadute economiche importanti, in diverse aree del globo. Da gennaio 2020 – secondo quanto riferito da un rapporto della World Organization for Animal Health (WAHIS) – la Psa è infatti stata segnalata in ben 39 Paesi e riscontrata in oltre 1 milione 115 mila maiali domestici e in più di 35 mila cinghiali, portando le perdite complessive a circa 1 milione 845 mila capi.
È dunque in questo scenario che i media vietnamiti rilanciano la notizia secondo cui “Il Ministero dell'agricoltura e dello sviluppo rurale ha annunciato ufficialmente la produzione di successo del vaccino commerciale contro la peste suina africana da parte della Central Veterinary Medicine Joint Stock Company (Navetco)”. Si tratterebbe del primo vaccino commerciale al mondo per questa malattia, in grado di garantire sicurezza ed efficacia, oltre a un’immunità di durata semestrale.
Immediate le reazioni. E non solo in ambito sanitario: anche il mondo della finanza si fa sentire e le azioni Vet di Navetco schizzano verso l’alto, passando dagli 80.000 VND (dong vietnamiti) a 116.000 VND.
La genesi del vaccino
Di fatto, del vaccino, della sua reale efficacia e delle dinamiche di una sua eventuale commercializzazione non si ancora molto. Qualche dato in più, invece, sulla sua genesi e sugli attori coinvolti. Una gestazione durata qualche anno, quella del vaccino vietnamita, e che ha anche visto un forte apporto statunitense.
Come riferisce infatti pigprogress.net, a gennaio dello scorso anno il Dipartimento vietnamita della salute animale (DAH) e la Navetco hanno condotto un test del vaccino contro la Psa sui suini da produzione. La sperimentazione del vaccino, secondo Vietnam Times, è stata condotta su 25 maiali, mentre la Vietnam Investment Review, parla di 71 esemplari. Alla base del test, comunque, ci sarebbe stato un prototipo Usa, già annunciato nel 2019 da un team dell’Usda e frutto di anni di lavoro. Il prototipo a stelle strisce, denominato ASFV-G-ΔI177L, è stato ottenuto isolando dal genoma del ceppo virulento della Georgia il gene I177L.
Successivamente il vaccino “è stato concesso in licenza a diverse aziende farmaceutiche – ha spiegato a pigprogress.net il dottor Douglas Gladue del Piadc (dipartimento dell’Usda) – ma ad oggi solo Navetco ha rivelato in quale fase di sviluppo sia oggi la produzione”. In attesa di aggiornamenti in merito si può constatare che per il Vietnam, il vaccino sarebbe veramente un toccasana, dal momento che, come ricorda la Fao, negli ultimi anni più di 6 milioni di suini in tutte le 63 province del Paese hanno dovuto essere abbattuti a causa del virus.
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