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17 Novembre 2025

Alto Adige, stop alla tassa sui cani: ritirata la proposta di legge. Resta l’obbligo del test del Dna

Dopo due mesi di polemiche politiche e proteste animaliste, la Provincia di Bolzano ritira la tassa sui cani per residenti e turisti. Rimane in vigore l’obbligo del test Dna, misura già criticata per scarsa adesione e difficoltà applicative

di Redazione Vet33


Alto Adige, stop alla tassa sui cani: ritirata la proposta di legge. Resta l’obbligo del test del Dna

È stato ritirato il disegno di legge che avrebbe introdotto una tassa annuale sui cani dei residenti in Alto Adige e una tassa di soggiorno per quelli dei turisti. Dopo settimane di contestazioni da maggioranza, opposizione e associazioni animaliste, l’assessore Luis Walcher ha deciso di fermare il provvedimento, lasciando però in vigore l’obbligo del test Dna per identificare i proprietari che non raccolgono le deiezioni, una misura che finora ha registrato adesione limitata e scarsa efficacia.

Perché la Provincia ha ritirato la tassa sui cani

L’Assessore altoatesino al turismo e all’agricoltura Luis Walcher ha ritirato il disegno di legge che introduceva una tassa annuale di 100 euro sui cani residenti in provincia di Bolzano e una di soggiorno, di 1,50 euro al giorno, per i turisti. La decisione è arrivata dopo quasi due mesi di polemiche con maggioranza, opposizione e associazioni animaliste contrarie al provvedimento. Al momento resta in vigore la legge che prevede il test del Dna per i cani, misura pensata per sanzionare chi non raccoglie le deiezioni dei propri animali, che finora si è dimostrata fallimentare sia per adesione che per fattibilità.

Le reazioni delle associazioni

Un fronte contrario e compatto è stato quello degli animalisti, che ha invece gioito per la novità.

“Dopo il fallimento clamoroso e costoso dell’assurdo progetto del dna dei cani, invece di puntare su educazione civica, controlli mirati e sensibilizzazione dei cittadini si sceglie ancora una volta la strada più facile: tassare gli animali e i loro proprietari” aveva commentato Carla Rocchi, Presidente Enpa. “Questa misura non solo penalizza le famiglie e i turisti che scelgono di viaggiare con i loro cani, ma manda anche un messaggio profondamente sbagliato: trasformare gli animali in un bancomat fiscale”.

Massimo Camparotto, Presidente Oipa, aveva aggiunto: “Una decisione sproporzionata che rischia di disincentivare sia l’adozione degli animali, sia un turismo realmente pet-friendly, ma anche indurre i proprietari a non registrare il cane in anagrafe, come invece impone la normativa. Il decoro urbano può e deve essere garantito attraverso controlli efficaci da parte delle autorità competenti e con l’applicazione di sanzioni nei confronti di chi non rispetta le regole, non con nuove tasse che finiscono per penalizzare e discriminare i cittadini responsabili e i loro animali. Tassare i cani significa trattarli come un bene di lusso, anziché come veri e propri membri della famiglia, rispettando il sentire di migliaia di cittadini”.

CITATI: CARLA ROCCHI, LUIS WALCHER, MASSIMO CAMPAROTTO
TAG: DNA, ENPA, OIPA, PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO, TASSA DI SOGGIORNO

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