Animali selvatici
17 Novembre 2025Un uomo di 47 anni è morto a causa della reazione anafilattica all’alpha-gal, zucchero presente nella carne dei mammiferi e trasmesso dal morso di una zecca. Un disturbo in crescita legato all’espansione della popolazione di cervi

È il primo caso fatale confermato di “allergia alla carne” negli Stati Uniti indotta dal morso della zecca Lone Star. L’uomo, 47 anni, originario del New Jersey, è morto poche ore dopo aver consumato carne bovina. L’allergia, nota come alpha-gal, è provocata dalla sensibilizzazione allo zucchero presente nella carne dei mammiferi, trasmesso dalla zecca Lone Star. Secondo i ricercatori della University of Virginia School of Medicine, fattori come l’alcol, l’esposizione al polline e l’attività fisica possono aumentare la gravità della reazione. Il disturbo è in crescita, con sintomi che vanno dall’orticaria e dolori addominali all’anafilassi ritardata, e rappresenta una nuova emergenza clinica nelle regioni dove la zecca è ormai endemica.
Il caso riguarda un uomo di 47 anni del New Jersey, morto improvvisamente alcune ore dopo aver consumato carne bovina. L’allergia è provocata dalla sensibilizzazione allo zucchero alpha-gal, presente nelle carni dei mammiferi. Lo studio, pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology: In Practice, conferma che la reazione anafilattica può essere fatale.
Secondo la ricostruzione clinica, l’uomo ha manifestato un primo episodio severo nell’estate 2024, in campeggio con la famiglia, alcune ore dopo aver mangiato una bistecca. Dolori addominali intensi, diarrea e vomito sono regrediti entro la mattina successiva, senza che sia stato riconosciuto il legame con la carne. Due settimane più tardi, dopo aver consumato un hamburger, il paziente si è sentito male nel giro di pochi minuti ed è stato ritrovato privo di sensi dal figlio. L’autopsia ha classificato il caso come “morte improvvisa inspiegata”, finché la moglie non ha chiesto un riesame dei risultati.
Il team di Platts-Mills ha ottenuto campioni di sangue post-mortem e ha identificato livelli molto elevati di IgE specifiche per alpha-gal, compatibili con un episodio di anafilassi grave. La presenza di numerosi “chigger bites” sulle caviglie, inizialmente attribuiti a larve di acari, è stata reinterpretata come esposizione a larve di Lone Star tick, particolarmente diffuse negli stati orientali degli Usa.
Gli specialisti ipotizzano che diversi fattori – consumo di alcol, esposizione al polline di ambrosia ed esercizio fisico – possano aver accentuato la risposta immunitaria del paziente. La famiglia, inoltre, riferiva che l’uomo consumava carne rossa molto raramente.
L’allergia all’alpha-gal è un disturbo in crescita negli Stati Uniti, legato all’espansione della popolazione di cervi che favorisce la diffusione della zecca. Le manifestazioni includono orticaria, nausea, vomito, dolore addominale severo e, nei casi più gravi, anafilassi ritardata che si manifesta da tre a cinque ore dopo l’ingestione di carne bovina, suina o ovina.
Platts-Mills invita i medici a considerare questa diagnosi quando un paziente riferisce episodi acuti notturni senza causa apparente. Particolare attenzione va rivolta ai morsi di zecche che prudono per oltre una settimana, spesso indicativi di sensibilizzazione.
Gli autori ricordano che un’adeguata anamnesi e la valutazione delle IgE specifiche consentono di individuare i soggetti sensibili, che possono gestire la condizione con una dieta mirata e l’uso appropriato di farmaci di emergenza.
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