Login con

Api

30 Settembre 2025

Api selvatiche vs api mellifere: una convivenza necessaria per la biodiversità

Uno studio sull’isola di Giannutri analizza l’impatto della presenza di alveari sulle popolazioni di api selvatiche, con indicazioni utili per la gestione sostenibile degli ecosistemi

di Redazione Vet33


Api selvatiche vs api mellifere: una convivenza necessaria per la biodiversità

La relazione tra api mellifere e api selvatiche è complessa ma cruciale per la salute degli ecosistemi. Un recente studio condotto sull’isola di Giannutri dal Centro di referenza nazionale (Crn) per l’apicoltura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IzsVe) ha messo in luce come la presenza degli alveari possa incidere sulla disponibilità delle risorse trofiche e sull’attività di foraggiamento delle specie selvatiche. I risultati mostrano che, in assenza di alveari, le api autoctone intensificano la raccolta di polline e nettare, evidenziando una competizione potenziale che richiede strategie di gestione equilibrata tra apicoltura e conservazione della biodiversità.

Perché è importante la coesistenza per la biodiversità

Le api svolgono un ruolo fondamentale per la biodiversità e la sicurezza alimentare, grazie alla loro attività di impollinazione, da cui dipende circa il 75% delle colture mondiali. Sebbene l’apicoltura gestita rappresenti un prezioso supporto per l’agricoltura, alcuni studi stanno valutando come le api mellifere possano interagire con le popolazioni di api selvatiche in termini di condivisione di risorse.
La questione è complessa e occorrono nuovi sistemi di convivenza per garantire un equilibrio sostenibile tra esigenze produttive e tutela degli ecosistemi. 

Lo studio sull’isola di Giannutri

Secondo uno studio condotto sull’isola di Giannutri, la temporanea rimozione delle api allevate ha favorito un netto miglioramento nella presenza e attività delle api selvatiche, suggerendo che l’elevata densità di api mellifere consuma la maggior parte delle risorse, impoverendo l’habitat delle specie selvatiche.
L’isola (2,6 km²) è stata utilizzata come contesto sperimentale ideale, allo scopo di valutare la competizione trofica tra specie nelle fasi di impollinazione. Dal 2018, durante il periodo marzo-giugno venivano introdotti 18 alveari portando la densità a circa 7 arnie/km², quando la media europea si attesta a circa 4,2 arnie/km². Durante la stagione di foraggiamento delle api selvatiche, i ricercatori hanno bloccato gli ingressi degli alveari per 11 ore al giorno, impedendo alle api mellifere di uscire, per osservare come cambiassero le condizioni per le specie selvatiche Anthophora dispar (ape solitaria) e Bombus terrestris (bombo).

I risultati della ricerca

I risultati hanno dimostrato che la temporanea rimozione delle api allevate ha favorito un netto miglioramento nella presenza e attività delle api selvatiche in termini di:
● aumento della disponibilità di nettare e polline;
● aumento dell’attività delle api selvatiche;
● aumento dell’assunzione di nettare e ottimizzazione dei tempi di ricerca.

L’assenza temporanea di api mellifere ha aumentato significativamente le risorse floreali, consentendo alle api selvatiche di ottimizzare il foraggiamento. Inoltre, il monitoraggio di quattro anni ha evidenziato un drastico calo dell’80% circa per entrambe le specie target, suggerendo che l’elevata densità di api mellifere consuma la maggior parte delle risorse, impoverendo l’habitat delle specie selvatiche. Lo studio ha dimostrato come l’eccessiva densità di api mellifere possa alterare l’equilibrio ecologico locale.

Avviare politiche di coesistenza

I risultati ottenuti non sono automaticamente estendibili a tutti gli ambienti. Il Crn per l’apicoltura dell’IzvVe ritiene prioritario evitare semplificazionilavorare per una coesistenza tra api allevate e selvatiche fondata su dati solidi e su una gestione territoriale calibrata. Solo con un approccio integrato e partecipato sarà possibile assicurare che la convivenza tra api allevate e selvatiche sostenga, insieme, ecosistemi in salute e un’agricoltura resiliente.
Per questo motivo, il Centro invita apicoltori, associazioni, ricercatori, amministrazioni e responsabili di aree protette a contribuire a un processo di co-creazione di politiche pubbliche basate su evidenze scientifiche, nell’ottica di individuare un equilibrio tra le esigenze ecologiche e quelle socioeconomiche, evitando restrizioni generalizzate che potrebbero danneggiare l’apicoltura senza reali benefici per la biodiversità.

TAG: API MELLIFERE, API SELVATICHE, APICOLTURA, BIODIVERSITà, GIANNUTRI, IZSVE

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Linkedin! Seguici su Facebook!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito veterinario, iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

30/09/2025

Lo studio pubblicato sull’European Journal of Internal Medicine avverte che il riscaldamento globale favorisce la diffusione del virus trasmesso dalle zanzare. Urgenti nuove strategie di...

A cura di Redazione Vet33

30/09/2025

Consolidamento e crescita internazionale: il Francesco Iovine guiderà l’integrazione tra i brand del gruppo, rafforzando la presenza in Europa e nel pet care

A cura di Redazione Vet33

30/09/2025

Uno studio canadese evidenzia un effetto protettivo dell’esposizione precoce agli allergeni canini sulla funzionalità polmonare e sullo sviluppo dell’asma nei primi anni di vita

A cura di Redazione Vet33

30/09/2025

Il gruppo tedesco ha rilevato lo stabilimento laziale e annuncia investimenti per trasformarlo in un centro di eccellenza nella produzione conto terzi di farmaci veterinari, garantendo continuità e...

A cura di Redazione Vet33

 
Resta aggiornato con noi!

La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.

 Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy

AZIENDE

Prolife Life Style Mature White Fish & Rice - Mini

Prolife Life Style Mature White Fish & Rice - Mini

A cura di Zoodiaco

Il gruppo tedesco ha rilevato lo stabilimento laziale e annuncia investimenti per trasformarlo in un centro di eccellenza nella produzione conto terzi di farmaci veterinari, garantendo continuità e...

A cura di Redazione Vet33

EVENTI

chiudi

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Registrazione Tribunale di Milano n° 5578/2022 del 5/05/2022

Top