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Alimentazione

25 Settembre 2025

Eurobarometro 2025: italiani attenti alla sicurezza alimentare, ma meno informati della media Ue

Secondo l’indagine dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, la food safety pesa più che altrove nelle scelte degli italiani, che però si dichiarano meno informati rispetto ai cittadini europei

di Redazione Vet33


Eurobarometro 2025: italiani attenti alla sicurezza alimentare, ma meno informati della media Ue

Gli italiani attribuiscono alla sicurezza alimentare un peso superiore rispetto alla media europea, ma allo stesso tempo si dichiarano meno informati sui rischi legati al cibo. È quanto emerge dal nuovo Eurobarometro 2025 condotto dall’ Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) in 27 Paesi UE e 7 candidati all’adesione, che fotografa consapevolezza, percezioni e fonti di fiducia dei consumatori in materia di food safety. Se per la maggior parte degli italiani il tema influenza in modo decisivo le scelte alimentari, le principali preoccupazioni riguardano le malattie animali trasmissibili, i residui di antibiotici e l’intossicazione da alimenti contaminati.

“I nuovi dati sulla consapevolezza dei cittadini in materia di sicurezza alimentare nell’Ue sono estremamente incoraggianti per l’Efsa e i nostri numerosi partner in tutta Europa” ha dichiarato il Direttore esecutivo Nikolaus Kriz. “Continueremo a collaborare con la Commissione europea e i nostri partner nazionali per comunicare ai cittadini i vantaggi che il sistema di sicurezza alimentare comporta per loro”.

L’indagine

Nel 2019 l’Unione ha introdotto nuove norme in materia di trasparenza, accessibilità dei dati e comunicazione dei rischi, tra cui l’invito a migliorare la comprensione da parte dei consumatori delle modalità con cui vengono prese le decisioni in materia di sicurezza alimentare, compresa l’importanza delle valutazioni scientifiche. La percentuale di cittadini europei che dichiarano di conoscere i meccanismi alla base del sistema di sicurezza alimentare dell’Unione è aumentata del 6% rispetto al 2022, mentre la loro familiarità con un’ampia serie di tematiche relative alla sicurezza alimentare è cresciuta di pari passo.

Fattori che influenzano le scelte alimentari

Circa 7 cittadini europei su 10 dichiarano di essere interessati in prima persona alla sicurezza alimentare, che si colloca al terzo posto (46%) tra i fattori che influenzano le loro scelte alimentari, dopo il prezzo (60%) e il gusto (51%).
L’importanza del prezzo è aumentata di ulteriori 6 punti percentuali dal 2022 ed è stata il fattore principale in 20 Stati membri dell’Unione, il che evidenzia le continue difficoltà di molte persone in Europa nel far quadrare i conti.
Il motivo più comune per non seguire le informazioni sulla sicurezza alimentare è dare per scontato che gli alimenti venduti siano sicuri, come affermato da quattro Europei su dieci (41%), seguito dal fatto di saperne abbastanza per evitare o mitigare i rischi alimentari (30%).

“È positivo che così tante persone abbiano fiducia nella sicurezza di ciò che mangiano” ha dichiarato Barbara Gallani, responsabile della comunicazione Efsa. “Al contempo però noi e i nostri partner dobbiamo continuare a rimarcare come la sicurezza alimentare sia una responsabilità condivisa: i consumatori hanno un ruolo importante da svolgere, ad esempio in relazione all’igiene degli alimenti, alla loro preparazione e al seguire una dieta sana e varia”.

Principali questioni di sicurezza alimentare

Un numero crescente di europei ha sentito parlare dei 15 argomenti specifici relativi alla sicurezza alimentare su cui sono stati interrogati. I più noti rimangono gli additivi alimentari (71%) e i pesticidi (67%), in linea con i risultati delle indagini precedenti, ma si è registrato un aumento significativo della consapevolezza riguardo alle malattie degli animali (65%, +5 punti percentuali), alle microplastiche negli alimenti (63%, +8 punti percentuali) e all’intossicazione alimentare (62%, +5 punti percentuali).
Le principali preoccupazioni dei consumatori rispetto a questi temi rimangono i pesticidi (39%), gli antibiotici/ormoni/steroidi nella carne (36%) e gli additivi alimentari (35%), anche se le rispettive percentuali sono leggermente diminuite dal 2022.
La preoccupazione per le microplastiche negli alimenti ha registrato il più forte aumento di interesse tra il 33% degli intervistati, segnando un aumento di 4 punti percentuali rispetto all'ultima indagine.

Il campione italiano

Per gli italiani la sicurezza alimentare è più importante che per la media europea. Lo stesso vale per l’importanza attribuita alla provenienza degli alimenti. Il campione italiano è anche più attento a valori etici, come il benessere animale, e a valori ambientali come l’impatto sul clima.
Gli italiani si dichiarano anche più interessati al tema della food security, ma si rivelano meno informati della media europea: il campione italiano si colloca infatti al di sotto della media Ue nel rispondere alla domanda “Di quali dei seguenti argomenti ha sentito parlare?”.
Le principali preoccupazioni riguardano le malattie animali che possono colpire il bestiame e le persone e i residui di antibiotici, steroidi o ormoni nella carne; al terzo posto, il timore di intossicazione alimentare causata da alimenti contaminati (virus, batteri o parassiti), un timore che i connazionali avvertono in modo particolare, così come la presenza di batteri resistenti agli antibiotici negli alimenti. Al contrario, gli italiani si dicono meno preoccupati del benessere animale rispetto alla media unionale. Tra le fonti di informazioni, il primato dei canali televisivi in Italia risulta più marcato.

CITATI: BARBARA GALLANI, NIKOLAUS KRIZ
TAG: EFSA, EUROBAROMETRO, SICUREZZA ALIMENTARE

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