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12 Settembre 2025

Antimicrobico-resistenza, i risultati 2023 sulla vendita e l’uso di antibiotici negli animali

Il nuovo rapporto del Ministero della Salute conferma il trend positivo nella riduzione delle vendite di antimicrobici veterinari e introduce dati inediti sull’uso effettivo in bovini, suini e avicoli

di Redazione Vet33


Antimicrobico-resistenza, i risultati 2023 sulla vendita e l’uso di antibiotici negli animali

Il Ministero della Salute ha pubblicato il Rapporto nazionale sulle vendite e sull’uso di antimicrobici negli animali – Anno 2023, che fotografa i progressi italiani nel contrasto alla resistenza agli antimicrobici (AMR). Il documento conferma la prosecuzione della riduzione delle vendite di antibiotici veterinari e, per la prima volta, raccoglie dati dettagliati sull’impiego effettivo nei principali settori zootecnici.

Il rapporto: contesto e obiettivi

Il Rapporto dà un quadro dettagliato e aggiornato sull’impiego degli antimicrobici negli animali rientra, in attuazione delle strategie del Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-Resistenza (PNCAR) 2022–2025.
Il documento analizza i volumi di vendita e l’impiego degli antimicrobici negli animali raccolti attraverso il sistema informativo di tracciabilità, con lo scopo di:
● monitorare le tendenze nel consumo;
● identificare potenziali fattori di rischio per salute pubblica e animale;
● definire nuove misure per contenere il rischio di sviluppo e diffusione di resistenze;
● valutare l’efficacia delle misure già adottate;
● aumentare la consapevolezza tra operatori e cittadini.

Dati sulle vendite

Il 2023 è il primo anno di raccolta dei dati secondo la nuova metodologia nazionale. Per il confronto storico, l’analisi delle tendenze utilizza la precedente metrica ESVAC (European Surveillance of Veterinary Antimicrobial Consumption) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema), che conferma il costante trend positivo di diminuzione delle vendite di antimicrobici iniziato da anni nel settore.

Il Rapporto 2023 rettifica in modo importante dati presenti nel documento European sales and use of antimicrobials for veterinary medicine: Annual surveillance report for 2023 dell’Ema, pubblicato nel marzo 2025. L’aggiornamento riguarda i volumi di vendita nazionali, con una riduzione del 22% delle tonnellate vendute, a seguito della correzione di un errore sui medicinali veterinari destinati ai suini, in formulazione orale.

Dati sull’impiego: una novità per l’Italia

Per la prima volta, il sistema informativo di tracciabilità ha permesso di raccogliere dati completi sull’uso effettivo di antibiotici negli animali; l’Italia è stato uno dei pochi Paesi Ue ad aver fornito tali dati sull’impiego degli antimicrobici in bovini, suini, polli e tacchini.

Alcuni dati

Dal rapporto seguono alcuni spunti sintetici distinti per il settore degli animali destinati alla produzione di alimenti e il settore degli altri animali allevati o detenuti.

Animali destinati alla produzione di alimenti:
● le vendite, espresse in tonnellate, ammontano a 506,6 tonnellate, pari al 98,7% del totale, corrispondenti a un valore di 81,5 mg/kg biomassa animale;
● tra le principali classi di antibiotici vendute, le penicilline costituiscono la quota maggiore (35,6%), seguite da tetracicline (20,5%) e sulfamidici (14,1%); 
● le classi di antibiotici appartenenti alla categoria D “Prudenza” dell’AMEG rappresentano il 72,8% delle vendite totali, indicando il loro impiego prevalente come antibiotici di prima scelta; 
● le classi di antibiotici della categoria B “Limitare” dell’AMEG costituiscono solo l’1,3% delle vendite, a conferma della piena aderenza ai principi di uso prudente e responsabile degli antibiotici; 
● le soluzioni orali, le premiscele e le polveri orali rappresentano il 90% delle vendite totali. 

Per quest’ultimo aspetto, le disposizioni del regolamento (Ue) 2019/6 e del regolamento (Ue) 2019/4, così come del regolamento delegato (Ue) 2024/1159 che si applica a decorrere dal 9 novembre 2025, stanno contribuendo al rafforzamento dell’uso prudente degli antimicrobici impiegati a scopo profilattico e metafilattico, nonché per i medicinali veterinari autorizzati e prescritti per la somministrazione orale tramite modalità diverse dai mangimi medicati. 

Altri animali allevati o detenuti
I dati sul volume delle vendite si riferiscono ai medicinali veterinari antimicrobici non autorizzati per gli animali destinati alla produzione di alimenti, vale a dire senza l’indicazione dei tempi di attesa. 
La biomassa animale non comprende tutte le specie per le quali questi medicinali sono autorizzati e utilizzati, ma soltanto i cani e i gatti.
Pertanto, tale dato non può essere suddiviso per specie di destinazione, che possono includere animali da compagnia, animali da pelliccia e altre specie non destinate alla produzione di alimenti, come uccelli da voliera, conigli da compagnia, e simili.
L’analisi evidenzia che il settore degli altri animali allevati o detenuti rappresenta l’1,23% delle vendite totali di antimicrobici, con un valore pari a 29,87 mg/kg.
Tra le classi di antibiotici venduti, le penicilline costituiscono il 42,1% del totale, seguite dalle cefalosporine di 1ª e 2ª generazione (21,7%) e dai macrolidi (12,7%).
Le compresse sono la forma farmaceutica più venduta, con una quota dell’86,1%.
A seguire, le forme iniettabili (10,6%). Infine, le classi di antibiotici della categoria D “Prudenza” dell’AMEG rappresentano il 56,2%, mentre quelle della categoria B “Limitare” il 5,9%.

TAG: ANIMALI DPA, ANIMALI NON DPA, ANTIBIOTICI, ANTIBIOTICO RESISTENZA, ANTIMICROBICI, EMA, ESUAVET, ESVAC, FARMACI VETERINARI, MINISTERO DELLA SALUTE, PNCAR 2022-2025, RESISTENZA ANTIMICROBICA

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