Cani
07 Luglio 2025Bruno, bloodhound molecolare premiato dalla Protezione Civile e dalla Presidente Meloni per aver salvato nove vite umane, è stato trovato morto dopo aver ingerito un’esca piena di chiodi. Le autorità indagano: possibile ritorsione legata al sequestro di cani da combattimento

È morto a causa di un würstel pieno di chiodi, Bruno, un bloodhound molecolare di sette anni protagonista di numerosi salvataggi in collaborazione con la Protezione Civile. Il cane, addestrato nel centro cinofilo Endas di Taranto, aveva ritrovato nove persone scomparse e ricevuto un riconoscimento ufficiale anche dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Proprio la premier, insieme ai Presidenti di Camera e Senato e alla deputata Michela Vittoria Brambilla, ha condannato con durezza il gesto, definito vile e premeditato.
Gli inquirenti sospettano una vendetta: Bruno avrebbe contribuito a far smantellare organizzazioni coinvolte in combattimenti clandestini tra cani. L’onorevole Brambilla chiede giustizia e l’applicazione della “Legge Brambilla”, che prevede fino a 4 anni di carcere e 60.000 euro di multa per chi uccide un animale con crudeltà o sevizie.
È stato ucciso da qualcuno che gli ha lanciato un wurstel pieno di chiodi, nonostante in 7 anni avesse salvato la vita a nove persone, ricevendo vari riconoscimenti, da ultimo un premio della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Bruno, bel bloodhound molecolare, è stato trovato morto nel centro di addestramento dell’unità cinofila Endas, nei pressi di Taranto.
“Oggi sono morto insieme a te, hai lottano per una vita intera ad aiutare l’essere umano, e lo stesso umano ti ha fatto questo. Assassini, lo avete ucciso facendolo soffrire per ore”, ha scritto sui social il responsabile del centro Arcangelo Caressa. “Quando un vostro parente avrà bisogno di Bruno, lui non ci sarà. Ti voglio bene amico mio”, ha aggiunto.
Nei suoi sette anni di carriera, Bruno aveva partecipato a diverse operazioni di ricerca e soccorso, collaborando anche con la Protezione civile. L’animale aveva anche partecipato a operazioni finalizzate allo smantellamento di gruppi che organizzano lotte clandestine di cani e per questo c’è chi sospetta che sia stato ucciso per vendetta.
“Una notizia che stringe il cuore, un atto vile, codardo, inaccettabile. Grazie per tutto ciò che hai fatto, Bruno”, ha commentato sui social la Premier Giorgia Meloni, postando una pagina del Messaggero dove lei compare in una foto, sorridente, accanto al cane.
La deputata Michela Vittoria Brambilla ha sottolineato che l’animale è stato condannato a una “morte orrenda, lunga e dolorosissima, per emorragia interna: c’è da vergognarsi di appartenere alla razza umana”.
Sul caso è intervenuto anche il Presidente del Senato, Ignazio La Russa: “È un atto barbaro e incivile su cui mi auguro le autorità preposte possano fare piena luce. A chi lo ha addestrato, a chi lo ha amato e a chi con lui ha condiviso tanti momenti belli e preziosi, giunga la mia affettuosa vicinanza”, ha scritto.
L’onorevole Brambilla ha poi aggiunto che chi ha compiuto questo gesto “non lo ha fatto per crudeltà, ma con uno scopo preciso”, perché Bruno aveva contribuito a far sequestrare cani utilizzati nei combattimenti.
CITATI: ARCANGELO CARESSA, GIORGIA MELONI, IGNAZIO LA RUSSA, MICHELA VITTORIA BRAMBILLA“A maggior ragione – ha detto la deputata – occorre individuare il colpevole e applicare la pena prevista dalla legge Brambilla. Chiedo alle forze dell’ordine di compiere ogni sforzo perché il responsabile della morte del cane Bruno sia assicurato alla giustizia e ne risponda secondo le nuove norme della legge che prevede, per chi uccide un animale adoperando sevizie o prolungandone volutamente le sofferenze, fino a 4 anni di carcere e 60mila euro di multa”.
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