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10 Febbraio 2025Le analisi biometriche condotte dal dottor Jacopo Crezzini e dal dottor Raffaello Ciampoli rivelano parametri chiave per prestazioni e sicurezza al Palio di Siena
Uno studio condotto dal dottor Jacopo Crezzini, archeozoologo del Dipartimento di Scienze Fisiche della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Siena – U.R. Preistoria e Antropologia, e dal dottor Raffaello Ciampoli della Clinica Veterinaria Il Ceppo, ha rivelato che le caratteristiche biometriche delle ossa degli arti anteriori possono influenzare le performance e ridurre i rischi di infortunio. Presentato al XI Convegno Nazionale di Archeozoologia, questo lavoro pone le basi per un nuovo protocollo radiografico che potrebbe rivoluzionare le previsite dei cavalli che partecipano al Palio di Siena.
Le analisi biometriche condotte presso la clinica veterinaria “Il Ceppo” dal dottor Jacopo Crezzini e dal dottor Raffaello Ciampoli sui cavalli coinvolti nelle previsite per la selezione degli individui più adatti a correre il Palio, hanno dimostrato l’importanza di comprendere in questi esami una nuova procedura analitica non invasiva.
Lo studio ha preso in esame le radiografie degli arti anteriori di soggetti esaminati tra il 2010 e il 2017, rispettando il completo anonimato e previa concessione del Comune di Siena. Su questi documenti radiografici, attraverso l’uso di un software, sono state raccolte le misure biometriche della prima e della seconda falange dell’arto anteriore destro di numerosi individui. Il campione analizzato è stato successivamente diviso in due gruppi: uno comprendente i cavalli ritenuti meno idonei alla piazza e un secondo costituito dai cavalli ritenuti più idonei, in virtù delle loro migliori performances e, soprattutto, dell’assenza di infortuni subìti.
L’elaborazione statistica dei dati raccolti ha evidenziato due importanti differenze fra i due gruppi esaminati. Esse sono relative alla larghezza dell’articolazione distale della prima falange e alla larghezza dell'estremità prossimale della seconda falange. I valori di queste misure sono infatti significativamente più alti nei cavalli più idonei rispetto a quanto registrato nei cavalli ritenuti meno idonei. Una seconda elaborazione statistica dei dati ha visto la comparazione tra le misure appena descritte relative ai cavalli più idonei e performanti ed il tempo di gara in cui questi individui hanno percorso i tre giri del Palio. Si è così potuto appurare che esiste una correlazione positiva, ma non statisticamente significativa fra questi parametri.
“Questo studio suggerisce che l’ampiezza della zona articolare compresa tra la prima e la seconda falange rappresenta un parametro significativo nell’identificazione degli individui più adatti a correre il Palio” spiega il dottor Crezzini. “Inoltre, la correlazione positiva, ma non statisticamente significativa, tra queste misure e il tempo di gara dei cavalli più idonei può essere spiegata considerando la particolare struttura del percorso di piazza del Campo. Sebbene un maggiore spessore di queste ossa possa causare una diminuzione generale della velocità del cavallo, nel caso specifico del Palio – continua – questa diminuzione è probabilmente compensata da due vantaggi principali dovuti alla stabilità offerta da una maggiore dimensione di queste parti articolari: una minore diminuzione della velocità prima delle curve e il mantenimento di un’andatura veloce grazie ad una migliore impostazione delle traiettorie”.
I risultati ottenuti evidenziano quindi come le misure biometriche delle ossa degli arti anteriori possono influenzare le prestazioni e la sicurezza degli animali, rappresentando parametri importanti nella scelta dei cavalli più adatti alla piazza del Campo.
“Questo ci incoraggia a sviluppare un nuovo protocollo radiografico – aggiunge Ciampoli – che permetta di raccogliere una maggiore quantità di dati in un tempo relativamente breve, ad integrazione delle attuali previsite, senza inficiare o complicare il loro normale svolgersi. L’elaborazione dei dati potrebbe aiutare a identificare i cavalli più adatti al Palio e, soprattutto, fornire uno strumento scientifico riconosciuto utile ad evitare i rischi di infortunio dei cavalli”.
Lo studio, I cavalli del Palio di Siena: studio preliminare degli effetti della selezione sulle ossa degli arti anteriori, è stato presentato all’XI Convegno Nazionale di Archeozoologia svoltosi al MUSE di Trento nel dicembre 2024.
CITATI: JACOPO CREZZINI, RAFFAELLO CIAMPOLISe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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