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28 Novembre 2024

Influenza aviaria, secondo focolaio in Friuli-Venezia Giulia: casi in uccelli selvatici e galline

Dopo San Giorgio di Nogaro, scoperto un altro focolaio nel Comune di Fiumicello Villa Vicentina. Sono stati abbattuti una decina di capi ed è stata istituita una zona di sorveglianza e protezione nel raggio di 10 km

di Redazione Vet33


Influenza aviaria, secondo focolaio in Friuli-Venezia Giulia: casi in uccelli selvatici e galline

Un nuovo focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità è stato individuato in un allevamento rurale nel Comune di Fiumicello Villa Vicentina, nella Bassa friulana. È il secondo caso registrato nella zona in meno di un mese, dopo quello di San Giorgio di Nogaro che aveva portato all’abbattimento di 25mila tacchini. Le autorità sanitarie hanno istituito una zona di sorveglianza estesa per 10 chilometri, coinvolgendo diversi comuni limitrofi, e imposto misure restrittive per prevenire la diffusione del virus.
 

La notizia

Il sindaco di Fiumicello-Villa Vicentina, Alessandro Dijust ne ha dato notizia alla cittadinanza non appena ha ricevuto la comunicazione ufficiale dal servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria Friuli centrale. In un allevamento avicolo rurale del territorio comunale era stato rilevato un focolaio di aviaria, il secondo nel giro di un mese lungo la rotta migratoria che attraversa la Bassa friulana.
Il primo obiettivo dell’amministrazione è stato informare soprattutto chi possiede allevamenti familiari all’aperto sulle precauzioni da prendere per prevenire il diffondersi del contagio. Solo una decina invece gli animali abbattuti dai medici veterinari di AsuFc nel piccolo allevamento di Fiumicello - Villa Vicentina dove – in seguito alla moria anomala di una trentina tra galline e oche – le analisi dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie di Padova hanno accertato che si trattava del virus H5N1.
Il caso ha reso necessario istituire una Zona di Sorveglianza nel raggio di 10 chilometri dall’allevamento infetto, che comprende il territorio dei Comuni di San Canzian d’Isonzo, Turriaco, San Pier d’Isonzo e parte dei Comuni di Ronchi dei Legionari, Monfalcone, Staranzano, Grado e Fogliano Redipuglia. All’interno della zona di sorveglianza è vietato detenere pollame all’aperto senza idonea copertura e movimentare i volatili di qualsiasi specie. 
Le autorità sanitarie fanno sapere che il focolaio è già stato circoscritto e risolto con la sanificazione dell’allevamento, il quale dovrà stare in isolamento per 21 giorni. Così anche per gli allevamenti vicini, tutti di piccole dimensioni all’aperto, che ricadono nelle previste Zone di Protezione e di Sorveglianza: sono stati già controllati con esito negativo e vi è stato disposto il blocco delle movimentazioni in entrata e uscita degli animali.

Le norme

In generale, in tutta la zona è vietato tenere il pollame – galline, polli, tacchini, faraone, fagiani, struzzi e in generale tutti gli uccelli detenuti – all’aperto, per evitare il rischio di contagio. Inoltre, la detenzione di pollame, anche se si tratta di pochi esemplari per uso familiare o ornamentale, deve essere denunciata al Servizio Veterinario di Sanità Pubblica Veterinaria Competente per territorio.
Si raccomanda alla popolazione di non raccogliere o toccare uccelli selvatici vivi o morti e di avvisare il Servizio Veterinario nel caso di mortalità anomale o sintomatologie respiratorie o di altro genere che si presentino all’improvviso nell’allevamento.
 

La prevenzione

Sul fronte prevenzione si muove l’Associazione allevatori della Regione con un incontro informativo organizzato per il prossimo 6 dicembre nella sua sede di Codroipo. Per la prima volta è rivolto ai gestori di allevamenti medio piccoli, a bassa densità anche biologici e all’aperto che contano più di 50 animali e fino a un migliaio. Piccole realtà che riforniscono i mercati rionali con i loro prodotti a km zero e risultano le più diffuse in regione e dove però a parità di possibili danni economici il rischio di contagio è potenzialmente più elevato che in un grande allevamento.  

CITATI: ALESSANDRO DIJUST
TAG: FOCOLAIO, FRIULI-VENEZIA GIULIA, GALLINE, H5N1, INFLUENZA AVIARIA, UCCELLI SELVATICI

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