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24 Settembre 2024

Mpox: oltre 106.000 casi nel mondo dal 2022 al 2024. Ad agosto +89% in Europa

Il rapporto pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala un aumento significativo dei casi di Mpox nel 2024, con oltre 106.000 infezioni confermate globalmente e picchi di trasmissione in Africa, Europa e Pacifico Occidentale. La Spagna e l’Australia sono tra i Paesi più colpiti

di Redazione Vet33


Mpox: oltre 106.000 casi nel mondo dal 2022 al 2024. Ad agosto +89% in Europa

Il virus Mpox continua a diffondersi a livello globale, con 106.310 casi confermati in laboratorio e 234 decessi segnalati tra il 1° gennaio 2022 e il 31 agosto 2024, secondo l’ultimo report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Who). Solo nel mese di agosto, si sono registrati oltre 2.000 nuovi casi, il numero mensile più alto dal novembre 2022, con un drammatico aumento del 15,6%. Le regioni dell’Europa e del Pacifico Occidentale sono state tra le più colpite, registrando incrementi rispettivamente dell’89% e del 68% rispetto al mese precedente.
 

La situazione dell’Africa

Al 15 settembre, si legge nell’ultimo aggiornamento della Who, i casi sospetti di Mpox segnalati in Africa nel 2024 sono 29.342, con 812 decessi. Considerando solo i casi confermati, invece, il numero scende a 6.201, con 32 decessi. La maggior parte dei contagi censiti si trova nella Repubblica democratica del Congo (Rdc) – 25.757 casi sospetti e 806 morti –, Paese dove è stato intercettato il nuovo ceppo del virus, il clade 1b di Mpxv. L’epidemia globale, legata al clade 2 del virus, è invece in corso nella maggior parte dei Paesi colpiti, che si trovano al di fuori dell'Africa.
Guardando il clade 1, gli esperti spiegano che continuano a verificarsi casi in aree note per essere endemiche per Mpox; le infezioni da clade 1b continuano a essere segnalate nelle province orientali della Rdc e in un focolaio in espansione in Burundi (1.557 casi).

La situazione globale

Alla fine di agosto 2024 è stato segnato il più alto numero di casi mensili a livello mondiale da novembre 2022, cioè 2.082 casi confermati, con un trend in aumento in Africa, Europa e Pacifico occidentale. La regione delle Americhe, invece, ha registrato una diminuzione dei casi rispetto al mese precedente.
Nel report Who è stato segnalato un nuovo Paese colpito. Il mese scorso, infatti, il Gabon, ha registrato il suo primo caso di Mpox. Per il momento sono 5 i Paesi in Africa (Burundi, Rdc, Kenya, Ruanda e Uganda) e 2 al di fuori (Svezia e Thailandia) ad aver segnalato il clade 1b. 

“Le informazioni disponibili suggeriscono che una trasmissione comunitaria sostenuta di questo ceppo è in corso nella Repubblica Democratica del Congo e in Burundi” informa la Who. Il rischio, secondo la valutazione più recente, è considerato alto per la Repubblica del Congo e per i Paesi vicini, e moderato per la Nigeria e tutti gli altri Paesi.

Le curve epidemiche suggeriscono che l’epidemia continua a un livello di trasmissione relativamente basso nella regione delle Americhe, nella regione europea, in quelle del Sud-est asiatico, nella regione del Mediterraneo orientale e nel Pacifico occidentale. Ma le regioni dell’Europa e del Pacifico occidentale hanno registrato il più alto aumento mensile di casi nell’agosto 2024 rispetto a luglio, rispettivamente dell’89% e del 68%. La Spagna, in particolare ha riportato l’aumento più alto nella Regione europea.
Nel mese di agosto 2024, la maggior parte dei casi è stata segnalata dalla regione africana (62,3%), seguita dalla regione europea (13,7%) e dalla regione del Pacifico occidentale (13,2%). Nel mesi di agosto, 33 dei 48 Paesi colpiti (68,8%) hanno registrato un aumento dei casi rispetto a luglio 2024.

TAG: EUROPA, MPOX, REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO, VAIOLO DELLE SCIMMIE, WHO

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