Animali da Compagnia
24 Febbraio 2023 Un supporto snello, pensato per affiancare il medico veterinario nella pratica quotidiana: la nuova pubblicazione Algoritmi diagnostico terapeutici in medicina interna nel cane e nel gatto, raccontata dal suo autore.
Un manuale d’istruzioni?
“Non proprio, ma quasi. Parlerei piuttosto di una guida, che indica passo dopo passo il percorso da seguire nella pratica veterinaria” – preferisce precisare Federico Fracassi, parlando della sua più recente fatica editoriale.
L’impianto è originale: tutto parte e si dirama da un algoritmo…
Infatti, in ognuno degli 85 capitoli (dedicati ad altrettante problematiche cliniche o alterazioni laboratoristiche) il fulcro è costituito proprio da un diagramma di flusso. Ogni capitolo è molto concentrato: in 4 pagine, infatti, viene presentata una rapida guida diagnostica, un vero e proprio percorso che si dirama e si biforca sulla base delle varie eventualità cliniche che si possano presentare. Per esempio: il cane beve e urina molto? Allora l’algoritmo indica quale test fare, per poi suggerire, in base ai risultati ottenuti, quale sia il passo successivo da compiere. E questo anche in considerazione di peculiarità strettamente connesse all’età o alla razza del paziente: se dirimenti ai fini della diagnosi, infatti, l’algoritmo ne sottolinea l’importanza e traccia un percorso diagnostico ad hoc, che le prenda in considerazione.
Una sorta di mappa concettuale, quindi…
In un certo senso… Con una novità: l’utilizzo di un codice colore: box gialli in cui viene indicato cosa fare dal punto di vista diagnostico, box in rosso per le diagnosi, e box blu per la terapia. Inoltre, il diagramma di flusso è pure corredato da un richiamo numerico a un testo esplicativo di approfondimento, pensato per integrare lo schema procedurale esemplificato dall’algoritmo.
Le principali difficoltà connesse alla realizzazione del volume?
Riuscire a concentrare la trattazione in 4 pagine. La maggior parte degli autori coinvolti è si è adattata subito alla nuova impostazione (che io avevo esemplificato in due capitoli guida). In qualche caso, invece, c’è stato bisogno di un processo di revisione più impegnativa.
A quale versione si riferisce?
Essenzialmente a quella inglese, la capostipite, uscita lo scorso settembre, e realizzata con l’apporto di specialisti di calibro internazionali. Per la prossima uscita in lingua italiana, gli interventi sono stati decisamente minori e strettamente collegati alla resa linguistica.
Sono previste traduzioni in altre lingue?
A breve usciranno quelle in tedesco, francese, spagnolo e ucraino.
In futuro pensa a un upgrade del volume?
Non credo e comunque non nell’immediato; in questo momento ho in mente altro: una collana più tradizionale composta da 18 volumi. Ma non voglio spoilerare prima del tempo…
Ha parlato di 85 capitoli, quelli scritti da lei su quali argomenti vertono?
Io mi occupo di endocrinologia, in questo libro ho trattato l’ipoglicemia, la polidipsia e la poliuria, e ho collaborato anche ai capitoli sulla febbre e sul dolore.
La realizzazione dell’opera quanto tempo ha richiesto?
Un anno, pressappoco. Inizialmente avrei dovuto realizzarla a quattro mani con Edward Feldman, endocrinologo di fama mondiale, che si è detto fin da subito entusiasta, ma a un mese dall’inizio è stato travolto da un impegno improvviso, e - a malincuore - ha dovuto abbandonare. Mi è dispiaciuto, ovviamente. Però ho avuto una ricompensa: mi ha scritto una bellissima prefazione.
Federico Fracassi è Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie (DIMEVET) dell'Università di Bologna dove svolge attività di docenza e clinico assistenziale nel settore di Medicina Interna.
Membro della commissione scientifica della Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia (SCIVAC) e vicepresidente nella commissione congressuale ECVIM, fa anche parte del gruppo di lavoro Sezione IV Consiglio Superiore di Sanità “Aspetti scientifici, regolatori e operativi legati al farmaco veterinario”.
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