Cani
21 Settembre 2022 Disfunzione diastolica e ipertrofia ventricolare sinistra tra le conseguenze dell’obesità canina. Da valutare gli effetti di una variazione ponderale.
L'obesità nei cani da compagnia è un problema di salute comune e importante che è stato associato ad un aumento della morbilità e ad una vita mediana più breve. Nelle persone, gli effetti cardiovascolari dell'obesità includono ipertensione sistemica, rimodellamento cardiaco e disfunzione sia sistolica che diastolica, mentre la riduzione del peso può invertire il rimodellamento miocardico e ridurre il rischio di successive malattie cardiovascolari. E per quanto riguarda la morfologia e la funzione cardiovascolare dei cani, cosa si sa? Attualmente, gli studi sugli effetti dell’obesità e di una riduzione del peso, hanno dato risultati variabili. Uno studio prospettico si è proposto di approfondire il tema. Allo scopo, sono stati reclutati ventiquattro cani di proprietà, che avrebbero dovuto ridurre il loro peso. Per valutare gli effetti cardiaci dell'obesità, prima della gestione del peso, sono state eseguite un’analisi della composizione corporea (mediante assorbimetria a raggi X a doppia energia, DEXA) e una valutazione cardiovascolare (ecocardiografia, pressione sanguigna Doppler, elettrocardiografia, biomarcatori cardiaci). Dodici cani hanno completato lo studio e hanno raggiunto il peso target, ricevendo un'ulteriore valutazione cardiovascolare e DEXA. Un test di ranghi con segni di Wilcoxon è stato utilizzato per confrontare ciascuna variabile di riduzione del peso pre e post.
I risultati hanno evidenziato che la durata mediana della perdita di peso è stata di 224 giorni, mentre la percentuale di perdita di peso si è attestata al 23% del peso iniziale. La variazione mediana della massa grassa corporea è risultata di -50%, mentre quella della massa magra del -7%. Prima della riduzione del peso, caratteristiche comuni nei cani con obesità erano la disfunzione diastolica, l'aumento dello spessore della parete ventricolare sinistra e la pressione arteriosa sistolica lievemente elevata. Le uniche variabili oggetto di variazione dopo la riduzione del peso sono risultate le dimensioni della parete ventricolare sinistra sistolica, con una diminuzione sia del setto interventricolare sistolico che della parete libera del ventricolo sinistro sistolico. Non c’è stata invece evidenza di una ridotta variabilità della frequenza cardiaca nei cani con obesità e nessun cambiamento nelle concentrazioni di biomarcatori cardiaci con riduzione del peso. Una prima conclusione dello studio è stata che l'obesità canina provoca disfunzione diastolica e ipertrofia ventricolare sinistra, l'ultima delle quali migliora con una significativa riduzione del peso e della massa grassa. I ricercatori sottolineano la necessità di ulteriori studi per chiarire le conseguenze cliniche di questi risultati.
Partington, C., Hodgkiss-Geere, H., Woods, G.R.T. et al. The effect of obesity and subsequent weight reduction on cardiac structure and function in dogs. BMC Vet Res 18, 351 (2022). https://doi.org/10.1186/s12917-022-03449-4
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