Gatti
04 Agosto 2022 Aspetto istopatologico, gravità delle lesioni micobatteriche oculari feline, caratterizzazione della popolazione di cellule immunitarie.
La malattia micobatterica felina è sempre più riconosciuta in Gran Bretagna e i micobatteri più comunemente identificati sulla coltura sono quelli che causano la tubercolosi (TB), ovvero l'infezione con membri del Mycobacterium tuberculosis -complex (MTBC), inclusi Mycobacterium bovis e Mycobacterium microti. Come causa di malattie oculari, i micobatteri sono meno apprezzati, nonostante alcune evidenze: uno studio recente ha per esempio mostrato che circa il 6% dei gatti con micobatteriosi presentava lesioni oculari.
I segni clinici associati alla micobatteriosi oculare felina variano a seconda del tessuto o dei tessuti interessati e della via di infezione, e vanno dai granulomi corneali o congiuntivali, all'uveite, e persino alla cecità a esordio acuto. Sia MTBC che micobatteri non tubercolari possono causare malattie oculari nei gatti, e il trattamento consiste tipicamente in una combinazione di chirurgia (cioè enucleazione) e terapia antimicobatterica sistemica, con tassi di remissione dell'80%.
La diagnosi di casi di micobatteriosi felina è difficile e l'istopatologia è tipicamente il primo passo del processo. Un recente studio realizzato nel Regno Unito si è riproposto di identificare i tessuti più frequentemente colpiti nei casi di micobatteriosi oculare felina, descrivere i cambiamenti infiammatori presenti e quindi suggerire la potenziale via di infezione. L'aspetto istopatologico e il grado di infiammazione sono stati confrontati tra i tessuti interessati ed è stata intrapresa la colorazione ZN per quantificare il carico e la posizione dei bacilli acido resistenti (AFB). Un’ulteriore caratterizzazione della composizione cellulare di queste lesioni è stata fatta tramite immunoistochimica (IHC).
Dallo studio, in sintesi, è emerso che le lesioni oculari associate all'infezione da micobatteri felini possono essere trovate in tutti i tessuti. Quelle individuate, consistevano tipicamente in un'infiammazione da granulomatosa a piogranulomatosa, con una sostanziale componente linfocitaria identificata in molti tessuti, in particolare nell'iride. La coroide, la retina, il corpo ciliare e la sclera erano i tessuti più frequentemente colpiti, con il punteggio di infiammazione mediano più alto associato a lesioni coroidali. I bacilli acido resistenti sono stati identiicati in quasi tutti i casi, specialmente all'interno della coroide, suggerendo una disseminazione ematogena di micobatteri nell'occhio. Mentre il reperto istologico più frequente era la corioretinite, sono stati identificati anche casi che si presentavano senza segmento posteriore o malattia intraoculare; si è ipotizzato che questi derivassero dall'inoculazione dell'occhio a seguito di una lesione traumatica.
M. bovis è stato identificato più frequentemente di M. microti.
Ocular mycobacterial lesions in cats - https://doi.org/10.1177/03009858221098431
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