Cani
27 Settembre 2024Il nuovo atlante genomico canino è un’importante risorsa per la ricerca sulle terapie oncologiche negli animali. Attraverso la raccolta e l’analisi di dati genetici su larga scala, la piattaforma permette di migliorare la prognosi e rendere più mirate le terapie, aprendo la strada anche la ricerca umana
Il Canine Cancer Genome Atlas, il nuovo atlante genomico canino, è una piattaforma che promette di rivoluzionare la diagnosi e il trattamento del cancro nei cani. Nato con il contributo di MYLAV, guidato dal Professor Luca Aresu e con il supporto della Midnight Foundation, il progetto è stato lanciato nel 2021 e ha già raccolto dati genetici su 770 casi di tumori canini e 34 mila varianti.
L’obiettivo del Canine Cancer Genome Atlas è di colmare il divario tra l’oncologia canina e quella umana, attraverso la raccolta e l’analisi dei dati genetici su larga scala per migliorare la prognosi e adattare le terapie, rendendole più mirate ed efficaci.
Nel corso della sua vita, infatti, circa 1 cane su 4 sviluppa un tumore, con un’incidenza simile a quella riportata nell’uomo. Tuttavia, i dati epidemiologici in oncologia veterinaria sono molto scarsi e la ricerca scientifica è in ritardo rispetto a quella umana.
Studiare le mutazioni genetiche delle patologie canine permette di ricavare informazioni utili anche per i tumori che colpiscono l’uomo, poiché alcune tipologie, come il linfoma a fenotipo B, sono molto simili a quelle che si sviluppano nel cane.
Tutti i dati contenuti nell’atlante sono accessibili all’intera comunità scientifica; ciò permette di collaborare a livello internazionale, accelerando la ricerca nel campo dell’oncologia veterinaria. Inoltre, l’interfaccia user-friendly, l’integrazione completa dei dati e i potenti strumenti di visualizzazione rendono la piattaforma di facile comprensione e utilizzo anche per i medici veterinari che non fanno ricerca o hanno poca dimestichezza con la genetica.
Il progetto, avviato nel 2021, è guidato dal professor Luca Aresu insieme al dottorando Eugenio Mazzone e alla professoressa Laura Marconato, esperta MYLAV in Oncologia Clinica. Si avvale inoltre del supporto della Midnight Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla lotta contro il cancro del cane.
Per Luca Aresu, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino: “Questo atlante genomico canino rappresenta un progresso rivoluzionario nell’oncologia comparativa, offrendo una ricchezza di dati genetici senza precedenti attraverso dieci tipi di cancro. Una risorsa inestimabile, che comprende 770 casi e 34 mila varianti genetiche, che forniscono una mappa completa della genetica del cancro nei cani”.
“Nel 2000, quando sono arrivata negli Stati Uniti e ho iniziato la mia grande avventura in oncologia, il linfoma del cane veniva semplicemente chiamato ‘linfoma’ e il protocollo terapeutico era sempre lo stesso per tutti i cani. Ho però avuto l’immenso privilegio di imparare da Ann Jeglum, pioniera nella gestione di questi pazienti. Da allora, in questi 24 anni, abbiamo frammentato quella diagnosi in tanti sottotipi istologici, ciascuno con le sue peculiarità, e abbiamo studiato le mutazioni più comuni, che ora ci aiutano a predire la prognosi. Con il Canine Cancer Genome Atlas abbiamo aperto nuove strade terapeutiche, dando vita allo strumento più avanzato mai creato per la caratterizzazione genotipica dei tumori nei cani, gettando una base solida per il futuro della ricerca” ha dichiarato la professoressa Laura Marconato, diplomata al College di Medicina Interna dei Piccoli Animali (Specialità Oncologia).
CITATI: ANN JEGLUM, EUGENIO MAZZONE, LAURA MARCONATO, LUCA ARESUSe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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