Animali da Compagnia
27 Novembre 2023 Il micofenolato mofetile, in veterinaria, è utilizzato nel trattamento di patologie immunomediate come la poliartrite. Ecco un esempio di formulazione galenica
Il micofenolato mofetile è un profarmaco che trova impiego in ambito veterinario per il trattamento di varie forme di patologie immunomediate ed esercita i suoi effetti sul sistema immunitario mediante l’inibizione della sintesi de novo delle purine. Un recente studio ha provato l’efficacia della sostanza per il trattamento della poliartrite immunomediata.
L’acido micofenolico efficace nella poliartrite immunomediata
L’acido micofenolico, infatti, è un potente inibitore dell’enzima inosina monofosfato deidrogenasi, fondamentale per la sintesi dei nucleotidi purinici. Poiché la proliferazione dei linfociti B e T è strettamente legata alla sintesi delle purine (mentre altri tipi di cellule possono recuperare le purine da altre fonti), ciò si traduce in un blocco della produzione di linfociti. In particolare, l’Mpa inibisce la risposta proliferativa dei linfociti a vari tipi di stimoli; inoltre blocca la produzione di anticorpi da parte dei linfociti B e l’adesione dei linfociti all’endotelio vascolare, un evento importante ai fini della risposta immunitaria. Grazie a questo meccanismo d’azione, un recente studio ne ha provato l’efficacia per il trattamento della poliartrite immunomediata.
La patologia presenta nella maggior parte dei casi una buona risposta ai corticosteroidi, che vengono somministrati con un protocollo di “dose a scalare”, iniziando con dosi elevate che sono progressivamente ridotte fino alla sospensione del trattamento. Nei casi in cui la risposta agli steroidi non è soddisfacente, è possibile utilizzare immunosoppressori di seconda linea quali micofenolato mofetile. Poiché la sospensione del trattamento o la diminuzione della dose di farmaco può dare luogo a recidive. Ecco che il trattamento con immunosoppressori meglio tollerati dei corticosteroidi può essere interessante in questi casi per evitare la comparsa di eccessivi effetti collaterali e garantire al paziente una buona qualità di vita.
Luca Guizzon, farmacista clinico territoriale esperto di fitoterapia, in un articolo per Farmacia33 propone una formulazione galenica in pasta appetibile.
Esempio formulativo per preparazione in pasta appetibile
Questo farmaco viene normalmente utilizzato alle dosi di 8-12 mg/kg per via orale da somministrare ogni 12h. Poiché medicinale che richiede ricetta limitativa, nell’uso veterinario avrà bisogno di Rev per scorta dell’impianto, indicando contestualmente i pazienti a cui è destinato. L’utilità della preparazione galenica per questo farmaco può concretizzarsi con la realizzazione di capsule o paste aromatizzate a dosaggio personalizzato per migliorare l’appetibilità del prodotto e facilitare la somministrazione.
Miscelare il micofenolato con il dolcificante e l’aroma. Quindi aggiungere per progressione geometrica la vaselina miscelando fino ad omogeneità. Confezionare in contenitore graduato che consenta la somministrazione dell’esatto quantitativo prescritto. Valutare la possibilità di cambiare aroma e dolcificante in caso di particolari situazioni (esp. Animale dai “gusti difficili”) Si consiglia di attuare tutte le precauzioni del caso per evitare di entrare in contatto con il principio attivo: in molte proposte formulative, il database Micromedex consiglia di maneggiare il prodotto in stanza e cappa dedicata alle sostanze citotossiche.
CITATI: LUCA GUIZZON
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