Professione
20 Gennaio 2023Una nuova proposta formativa online dal 23 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023
Ancor più che per il cane, negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a cambiamenti importanti nella pratica vaccinale veterinaria relativa al gatto. In passato, infatti, questa specie animale veniva vaccinata con molta meno “convinzione” rispetto a quella canina (non era raro sentire un proprietario dire “Sì, ma tanto è un gatto…”), o al contrario, veniva ipervaccinata anche quando gli animali facevano una vita esclusivamente sedentaria e non mettevano mai il naso fuori di casa. Oggi l’intera comunità scientifica è concorde nel ritenere che tale approccio non è più giustificato, in quanto i gatti hanno stili di vita diversi e vivono in ambienti diversi: alcuni hanno libertà di uscire e di entrare in contatto con soggetti sconosciuti, altri invece passano ore chiusi in casa davanti alla finestra o sdraiati sul divano. Di conseguenza, come specificato per il cane, non tutti corrono gli stessi rischi. La vaccinazione deve quindi essere progettata su misura, come parte di un programma di medicina preventiva, per ogni gatto in base ai rischi che realmente corre: non esiste infatti un vaccino “taglia unica” adatto a tutte le esigenze, e il protocollo vaccinale deve quindi essere adattato alle diverse tipologie di pazienti da vaccinare. Questo corso si propone di fornire indicazioni estremamente utili e pratiche sul corretto approccio vaccinale del nostro amico gatto. Affrontando gli aspetti più utili e applicativi delle malattie infettive del gatto e analizzando con spirito critico i diversi strumenti a disposizione, coadiuvati sempre da un supporto scientifico aggiornato e chiaro, si verrà accompagnati in un interessante percorso di studio per individuare il protocollo vaccinale più adatto a ogni singolo paziente felino, nell'ottica della moderna prevenzione personalizzata.
Questi gli argomenti trattati nel corso
Modulo 1 Vaccini e vaccinazioni core del gatto
Questo capitolo è dedicato alle vaccinazioni core (raccomandate) del gatto, cioè pensate per patologie altamente contagiose, diffuse e molto spesso mortali, per evitare inoculazioni non solo inutili ma anche non scevre da rischi (es., fibrosarcomi al sito di inoculo, FISS).
Modulo 2 Come controllare la protezione verso i vaccini core
Da qualche anno, il mercato veterinario propone dei test in-clinics per valutare la protezione, esclusivamente nei confronti di malattie del cane e del gatto prevenibili mediante vaccinazioni core. E piano piano questi kit rapidi, estremamente utili e pratici, stanno trovando la loro collocazione, anche se la strada per un loro utilizzo di routine è ancora lunga.
Modulo 3 Vaccini e vaccinazioni circumstantial
Alcune vaccinazioni della categoria non-core (opzionali) possono essere “promosse” a core ed essere consigliate per l’intera popolazione felina (o canina) in base all’area geografica considerata, alla contagiosità e alla pericolosità degli agenti patogeni responsabili: si tratta di rabbia (cane e gatto), leptospirosi (cane) e leucemia felina (gatto).
Modulo 4 Vaccini e vaccinazioni non-core del gatto
Il ricorso ai vaccini non-core è utile per prevenire o gestire malattie di minore gravità e/o diffusione rispetto a quelle prevenibili con i vaccini core. Per queste malattie che coinvolgono meno animali, il rischio corso dal singolo gatto è il punto chiave della scelta di vaccinarlo oppure no. Alcuni di questi vaccini non sono disponibili sul mercato italiano.
Modulo 5 Protocolli vaccinali in base all’età
Tra i fattori che possono influenzare la buona riuscita di una vaccinazione, sicuramente l’età ha un ruolo di spicco: diverso sarà infatti vaccinare un animale giovane (per la grande interferenza degli anticorpi materni e l’immaturità del sistema immunitario), un adulto o un anziano (vulnerabile allo sviluppo di malattie infettive per un sistema immunitario non più perfettamente funzionante), dovendo a volte gestire anche ritardi inaspettati.
Modulo 6 Vaccinazioni in situazioni particolari
La vaccinazione è per definizione l’immunizzazione di un soggetto sano, ma non sempre è opportuno attenersi strettamente a questa definizione e rinunciare a vaccinare intere categorie di pazienti in quanto questi, anche più di altri, potrebbero beneficiare degli effetti positivi della vaccinazione: è il caso di situazioni parafisiologiche (es., gravidanza e allattamento), di malattie croniche (es., diabete, sindrome di Cushing, ipotiroidismo) o di condizioni temporanee a potenziale immunodepressivo (es., anestesia, chemioterapia, parassitosi)
Modulo 7 Vaccinazioni in ambienti particolari
Quando, per diversi motivi (es., densità di popolazione, elevato turnover degli animali, entrata di soggetti con anamnesi clinica e vaccinale muta, presenza di animali malati), è molto probabile che il rischio di contrarre una malattia infettiva sia più elevato del solito, il medico veterinario deve adattare i suoi protocolli vaccinali classici: è il caso di allevamenti, canili/gattili, pensioni, degenze ospedaliere, esposizioni e mostre.
La responsabile scientifica
Paola Emanuela Dall’Ara, Professore associato presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali, Università degli Studi di Milano.
Il corso è accreditato ECM e rilascia 13 crediti formativi.
TAG: CORSO ECM, CORSO FAD, VACCINAZIONESe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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