Professione
15 Maggio 2024Negli Stati Uniti, la crescente domanda di assistenza mette a dura prova i proprietari di animali domestici. La carenza di medici e cure preoccupa, mentre la necessità di interventi urgenti si fa sempre più evidente
Secondo il Pew Research Center, il 62% degli americani possiede almeno un animale domestico, un dato in continua crescita che riflette il profondo legame emotivo e sociale che abbiamo instaurato con i nostri pet. Tuttavia, negli Stati Uniti c’è un altro trend in crescita che preoccupa i proprietari di animali: la carenza di medici veterinari e di cure adeguate. Il timore è che nei prossimi anni non ce ne saranno abbastanza per somministrare vaccini, effettuare interventi clinici, prescrivere farmaci o, nei casi peggiori, effettuare eutanasie.
I dati
Un rapporto di Mars Veterinary Health – società di cliniche veterinarie diffusa in tutto il mondo – mostra dati allarmanti: entro il 2030 serviranno almeno 55.000 veterinari aggiuntivi per far fronte alla domanda sempre crescente di assistenza sanitaria per gli animali domestici; inoltre, si prevede un aumento della spesa del 3-4% oltre il tasso d’inflazione nei prossimi 10 anni. Questo scenario, alimentato dalla pandemia di COVID-19 e dal cambiamento dei modelli di lavoro, evidenzia la necessità di un intervento sempre più urgente a livello nazionale.
“Sappiamo che c’è una carenza, e sta peggiorando. Sui veterinari ci sono molti vincoli e pressioni” ha spiegato Barbara Hodges, Medico veterinario e Direttore della Humane society degli Stati Uniti. “Devono lavorare più ore o visitare più pazienti e l’equilibrio tra lavoro e vita privata è un grosso problema, così alcuni stanno abbandonando la professione, cambiando il modo in cui lavorano o passando a un impiego part-time”.
Le cause di questa crisi sono molteplici e complesse. Il numero di medici veterinari non è aumentato proporzionalmente alla crescente domanda, portando a una situazione in cui i professionisti del settore sono costretti a lavorare a lungo e ad affrontare maggiori pressioni. Inoltre, la formazione necessaria a diventare veterinari è lunga (quattro anni di università e altri quattro di scuola veterinaria) e costosa, oltre che spesso accompagnata da pesanti debiti studenteschi, fattori che scoraggiano molti giovani da scegliere questo percorso professionale e preferire impieghi che permettono un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.
Aree desertiche
La crisi non riguarda solo la quantità di professionisti disponibili. Uno studio dell’American Veterinary Medical Association (Avma) ha identificato le cosiddette “zone desertiche veterinarie”, aree che privano intere comunità, soprattutto rurali, di alcuni servizi veterinari essenziali. Questa situazione di profonda diseguaglianza si traduce, per esempio, in difficoltà di accessibilità (trasporto e distanza), convenienza (costi proibitivi per il livello di reddito del proprietario) e disponibilità (in alcune aree non ci sono fornitori) delle cure, mettendo a rischio la salute e il benessere degli animali domestici e dei loro proprietari.
“In una comunità rurale il veterinario più vicino potrebbe trovarsi a un’ora di distanza” ha sottolineato Amanda Arrington, vicepresidente dell’Humane society. “Se non si dispone di mezzi di trasporto accedere alle cure può essere quasi impossibile”.
Organizzazioni come la Humane Society degli Stati Uniti stanno lavorando per affrontare questa crisi, offrendo borse di studio per studenti di veterinaria, sostenendo programmi di condono dei prestiti e promuovendo l’accesso alle cure nelle comunità più svantaggiate. Inoltre, anche l’Avma sta cercando soluzioni innovative per aumentare il numero di veterinari e migliorare l’accesso alle cure in tutto il Paese, attraverso patrocini, borse di studio e altre risorse; si sta anche affrontando il tema del burnout, aumentando l’accesso alle cure per la salute mentale.
“Spero che sempre più persone si rendano conto di quanto sia importante l’accesso alle cure” ha aggiunto Arrington. “È uno dei problemi fondamentali per il mantenimento degli animali domestici, che fanno parte delle nostre famiglie. Tutti dovrebbero essere in grado di godere di quell’amore senza essere limitati dalla geografia o dal reddito”.
CITATI: AMANDA ARRINGTON, BARBARA HODGESSe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito veterinario, iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
22/01/2025
Nella regione di Kagera, in Tanzania, sono stati confermati nuovi casi. Attivate misure immediate per contenere il focolaio e sostenere il sistema sanitario locale. Il Direttore Generale della Who ha...
A cura di Redazione Vet33
22/01/2025
Il Sottosegretario Gemmato ha dichiarato che il Governo adotterà misure per una maggiore trasparenza sull’origine e sui rischi dei prodotti derivati da insetti
A cura di Redazione Vet33
22/01/2025
La diffusione mondiale del virus H5N1 – nuovi casi sono stati rilevati in Europa, Asia e America – evidenzia la necessità di un coordinamento internazionale per contenerne l’epidemia
A cura di Redazione Vet33
22/01/2025
Dal Governo arriva un Piano d’intervento per contrastare la proliferazione del granchio blu, mentre l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie segnala la presenza della “malattia del...
A cura di Redazione Vet33
©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)
Registrazione Tribunale di Milano n° 5578/2022 del 5/05/2022