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08 Aprile 2024

Para-professionisti veterinari. Il parere della Wva

Il gruppo di lavoro della World Veterinary Association per l’educazione veterinaria ha pubblicato un documento di posizione sui para-professionisti veterinari

di Redazione Vet33


Para-professionisti veterinari. Il parere della Wva

In un nuovo position paper l’associazione mondiale dei veterinari (Wva) riconosce il ruolo fondamentale svolto dai Veterinary Para-Professionals (Vpp) nel supportare l’attuazione dei servizi veterinari e sostiene la necessità di una regolamentazione da parte degli Organismi Statutari Veterinari (Vsb) o delle Autorità Professionali Veterinarie equivalente (Vpa) perché svolgano le loro attività. La Wva, inoltre, riconosce che in alcune aree remote e rurali, dove potrebbe esserci carenza di professionisti veterinari, alcuni servizi sanitari primari per animali possono essere forniti da para-professionisti veterinari, come designato dalle leggi e linee guida territoriali.


Il ruolo dei Paraveterinari
I Vpp dovrebbero lavorare come partner di supporto per cliniche veterinarie o organizzazioni di servizi veterinari, sotto la supervisione di un medico veterinario che mantiene la responsabilità (e l’autorità) dei servizi e delle procedure erogate.
La Wva si impegna a promuovere interazioni positive tra professionisti veterinari e para-professionisti nell’attuazione dei servizi veterinari in modo da favorire una crescita robusta dell’attività generale di erogazione dei servizi veterinari.
Per l’Organizzazione, i Vpp devono avere un’istruzione e una formazione necessarie, con competenze e certificazioni chiare, che devono essere monitorate da un Organismo Statutario Veterinario nazionale o di Stato o da un’Autorità Professionale Veterinaria equivalente. Inoltre, devono essere registrati e regolamentati dagli stessi enti; non utilizzare mai il titolo di “medico”, che è riservato solo ai professionisti veterinari e non ai Vpp, per quanto riguarda l’erogazione dei servizi veterinari; svolgere determinate procedure di salute animale sotto la direzione e la responsabilità del professionista veterinario, come designato dalle leggi territoriali che guidano e regolamentano l’esercizio della veterinaria.
I titoli utilizzati per riferirsi ai Vpp possono variare: infermiere veterinario, tecnico veterinario, tecnologo veterinario, assistente veterinario, assistente alla salute animale o tecnico della salute animale.

Una professione necessaria
L’importanza delle malattie infettive sulle popolazioni umane e animali sottolinea la necessità di una forza lavoro veterinaria ben addestrata, composta sia da professionisti veterinari che da Vpp. La capacità, la competenza e l’etica sia dei Vpp che dei medici veterinari devono essere supervisionate da un Vsb nazionale o di Stato o da una Vpa.
In alcune aree remote e rurali, dove potrebbe esserci una carenza di professionisti veterinari, alcuni servizi primari di assistenza agli animali possono essere forniti dai Vpp che lavorano come partner di supporto per le cliniche veterinarie o le organizzazioni di servizi veterinari. In tali situazioni, modalità di supervisione innovative come la telematica possono essere accettabili nei casi in cui il professionista veterinario non è fisicamente presente nell’area geografica, purché il professionista veterinario mantenga piena responsabilità (e autorità) dei servizi e delle procedure erogate.
Il ruolo cruciale svolto dai Vpp nel supportare i professionisti veterinari nell’erogazione di servizi veterinari essenziali richiede competenze tecniche aggiornate e lo sviluppo di ambienti commerciali favorevoli all’attività.

TAG: PARA-PROFESSIONISTI VETERINARI, TECNICI VETERINARI, WVA, VPP

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