Professione
29 Settembre 2023 Sindacati e Aran hanno concluso la trattativa con la firma del nuovo contratto nazionale. “Abbiamo ottenuto il massimo” commenta il Presidente della FVM

Dopo mesi di negoziazione, Aldo Grasselli, Presidente della Federazione Veterinari Medici e Dirigenti Sanitari (Fvm), ha annunciato di aver trovato un accordo per un nuovo contratto per i professionisti del settore medico e veterinario. Tutti i soggetti coinvolti hanno accettato una bozza preliminare. La trattativa andava avanti da febbraio e si era più volte bloccata, con un lungo stop alla fine di luglio, ma ora è stato annunciato di aver finalmente raggiunto un compromesso tra le parti. Durante le discussioni, il tema più critico è sempre stato l’orario di lavoro.
Il contratto
Il nuovo contratto comporta una rivalutazione degli stipendi relativa all’inflazione del triennio 2019-2021 e introduce anche diverse innovazioni normative, necessarie per superare le inefficienze del precedente. Resta ora da completare il processo di verifica, ma si stima che entro i primi mesi del 2024 il contratto diventi pienamente operativo, portando nelle buste paga un ammontare medio di circa 10.000 euro di arretrati. In tutto questo, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) ha svolto un ruolo fondamentale, consentendo a ogni sigla di esprimere critiche e suggerimenti costruttivi, offrendo un punto di vista significativo e utile alla composizione del quadro contrattuale finale. Restano ancora alcune questioni irrisolte, come le criticità del SSN, la carenza di specialisti, il modello di formazione specialistica, il ricorso ai medici a gettone, la persistenza di un tetto di spesa sul personale, la riduzione delle prospettive di carriera e la scarsa attrattività di certi settori professionali.
Il commento
“Abbiamo ottenuto il massimo che si potesse ottenere“, ha dichiarato Grasselli. “Firmato il contratto, il lavoro del sindacato non è assolutamente finito. Le energie della classe medica, veterinaria e sanitaria devono ora concentrarsi su questi temi di politica sanitaria per ottenere uno stato giuridico aderente al ruolo professionale, per ottenere un maggior riconoscimento stipendiale extracontrattuale durevole sulla massa salariale, per ottenere più risorse per il Servizio sanitario nazionale e per rilanciarne la funzione per dare risposte nuove e tempestive, adeguate a un paese che ha sempre più bisogno di welfare”.
Fonte:
https://fvm-nazionale.it/firmata-la-preintesa-abbiamo-ottenuto-il-massimo-che-si-potesse-ottenere/
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