Normative
28 Maggio 2025Dal 2026 obbligatoria la formazione per chi possiede o gestisce animali esotici e selvatici. Pubblicato il manuale operativo che definisce modalità e contenuti della formazione
Dal 1° gennaio 2026, chiunque detenga o lavori con animali esotici e selvatici, che siano da compagnia o meno, sarà obbligato a frequentare un corso di formazione specifico. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto attuativo che definisce le modalità e i contenuti della formazione, pensata per migliorare la gestione e il benessere delle specie coinvolte, garantendo sicurezza sanitaria e ambientale.
Porta la firma del Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato il Decreto del 3 aprile 2025, pubblicato in GU il 26 maggio. Il Decreto definisce, sotto forma di manuale operativo, le modalità di formazione degli “operatori” e dei “proprietari” o “detentori” di animali selvatici ed esotici, formazione che è obbligatoria e a carico dei soggetti destinatari.
Per gli operatori, in particolare, le autorità competenti a livello locale dovranno provvedere affinché essi ricevano una formazione adeguata e le istruzioni necessarie, anche attraverso l’organizzazione di idonee attività formative. Anche in questo caso, però, la partecipazione alle attività formative organizzate dalle Autorità pubbliche è a carico degli operatori stessi.
I programmi formativi sono differenziati, nei contenuti e nella durata, in considerazione della specie o del gruppo specie degli animali detenuti in via prevalente, della tipologia di produzione, del ruolo e delle mansioni svolte dal soggetto destinatario della formazione. Alla base di tutti i programmi formativi c’è un comune denominatore, ovvero far acquisire ai destinatari conoscenze e competenze adeguate in materia di:
● normativa vigente, inclusa quella riferita alla conservazione della biodiversità, alla detenzione e allo scambio della fauna selvatica ed esotica, alla sicurezza degli operatori, all’uso del farmaco;
● oneri e obblighi degli operatori e dei professionisti degli animali con particolare riferimento agli obblighi di sorveglianza passiva, di notifica e di comunicazione;
● principali malattie elencate degli animali, comprese quelle trasmissibili all’uomo e relativo rischio di diffusione;
● principi di biosicurezza e sicurezza degli operatori;
● gestione degli animali, buone prassi di allevamento, manipolazione e trasporto;
● principi di benessere animale e interazione tra sanità animale, benessere animale e salute umana;
● uso del farmaco e principi di farmaco-resistenza;
● specifiche di mantenimento e benessere per taxa (tassonomia) e/o requisiti strutturali per tipo di stabilimento;
● elementi sul sistema di identificazione e registrazione degli operatori e degli stabilimenti;
● principi di etologia delle diverse specie detenute.
Seguendo il modello della formazione prevista per gli allevatori di animali produttori di alimenti, la formazione può essere erogata dai soggetti individuati dal Decreto, pubblici e privati, fra cui le società scientifiche elencate dal Ministero della Salute e i Provider autorizzati ad erogare crediti formativi SPC. I formatori inseriscono le proprie proposte formative, conformi al Decreto 3 aprile 2025 nel Portale formazione del Centro di referenza nazionale per la formazione in sanità pubblica veterinaria, presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna (Izsler).
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