Alert sanitari
26 Gennaio 2022 Potrebbe essere il topo l’ospite che ha permesso ad Omicron di soppiantare le altre varianti di SARS-CoV-2. La ricerca in prospettiva one health
La sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS-CoV-2) si è evoluta rapidamente in nuove varianti; un esempio eclatante è quello fornito dalla variante Omicron, con oltre 50 mutazioni a livello globale in numerosi paesi. Uno studio recente, pubblicato sul Journal of Biosafety and Biosecurity, analizza i profili mutazionali di diverse varianti, incluso il tasso di mutazione per sito, per determinare le relazioni evolutive. Se ne conclude che la variante di Omicron ha un profilo di mutazione unico rispetto a quello di altre varianti di SARS-CoV-2, contenente mutazioni rare nei campioni clinici. Inoltre, la presenza di cinque siti di mutazione adattati al topo suggerisce che Omicron potrebbe essersi evoluto in un ospite di topo. Le mutazioni nella regione del dominio di legame del recettore di Omicron (RBD), in particolare, hanno potenziali implicazioni per la pandemia in corso e sottolineano ancora una volta l’importanza di un approccio in chiave one health all’emergenza sanitaria.
https://doi.org/10.1016/j.jobb.2021.12.001
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