Animali da Compagnia
05 Settembre 2022 Quando si parla di vaccini, sarebbe buona norma preferire la strada della personalizzazione in base alle esigenze dell’animale. La posizione dell’American Animal Hospital Association (AAHA)
In materia di vaccini, l’approccio taglia unica, la strategia del prêt-à-porter (adotto senza pensarci la modalità vaccinale standard, già collaudata), non sono certo le soluzioni migliori. Sul tema si è già chiaramente espressa la professoressa Paola Dall’Ara che ha spiegato a Vet33 il perché, in materia di vaccini, bisogna adottare soluzioni mirate. Ora anche l’American Animal Hospital Association (AAHA), ha fatto sentire la sua voce in proposito, pubblicando delle apposite linee guida per la vaccinazione canina.
Il documento è un aggiornamento e un'estensione delle precedenti linee guida sulla vaccinazione canina peer-reviewed dell'AAHA pubblicate nel 2017. La vaccinazione è una pietra miliare dell'assistenza sanitaria preventiva canina e svolge anche una funzione di salute pubblica formando una barriera contro diverse malattie zoonotiche che colpiscono cani e esseri umani. Le linee guida includono una tabella completa che elenca i vaccini core e non core per i cani e un programma di vaccinazione e rivaccinazione raccomandato per ciascun vaccino. Inoltre, spiegano la rilevanza delle diverse formulazioni, comprese quelle contenenti virus vivi modificati, agenti immunizzanti inattivati e ricombinanti. Vengono presi in considerazione i fattori che potenzialmente influiscono sull'efficacia del vaccino, come lo stato immunitario prevaccinazione del paziente e la durata dell'immunità del vaccino. Poiché i rifugi per animali sono uno degli ambienti più difficili per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive, le linee guida forniscono anche raccomandazioni per la vaccinazione dei cani presentati o ospitati nei rifugi per animali, inclusa la risposta appropriata a un'epidemia di malattie infettive nell'ambiente del rifugio. Inoltre il documento spiega come i professionisti possono interpretare lo stato sierologico di un paziente, compresi i titoli anticorpali di origine materna, come indicatori dello stato immunitario e dell'idoneità alla vaccinazione. Tra gli argomenti trattati anche i fattori associati agli eventi avversi post-vaccinazione.
Fonte immagine: AAHA
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