Login con

Cani

01 Giugno 2022

Rabbia, ridurre i tempi di attesa innalza i rischi

Ridurre da 90 a 30 giorni il tempo d’attesa in caso di titolazione positiva in un cane vaccinato contro la rabbia potrebbe aumentare di 4 volte la diffusione del contagio. Nel suo parere l’EFSA sottolinea come ogni previsione debba sottostare a variabile complesse.


Rabbia, ridurre i tempi di attesa innalza i rischi

L’attuale normativa UE prevede che per i cani in ingresso provenienti da Paesi non comunitari, il tempo di attesa successivo al test di titolazione degli anticorpi antirabbica sia di 90 giorni. Si valuta però una riduzione a 30 giorni; sui rischi eventuali connessi a tale modifica è stato chiesto un pronunciamento dell’EFSA.

L’Authority ha quindi presentato un rapporto scientifico, in cui valuta – nel caso si opti per la durata breve di 30 giorni – quale probabilità ci sia che venga introdotta la rabbia nella UE, attraverso movimenti commerciali e non commerciali di cani vaccinati con un test di titolazione positivo (≥ 0,5 UI/mL).   Il rischio principale è che possa venire introdotto un animale in incubazione, che cioè sia stato infettato prima del vaccino o anche subito dopo, in quella fase in cui non si è ancora sviluppata l’immunità (che corrisponde ai 21 giorni successivi alla vaccinazione). La valutazione dei rischi deve tener conto di più variabili. In questo caso ci si è avvalsi dei dati relativi al periodo di incubazione, dei dati attinenti all'incidenza della rabbia in alcuni paesi e del numero dei cani importati: su queste basi è stata valutata la probabilità aggregata di un’introduzione annuale del contagio attraverso i cani. Tenendo conto del margine di incertezza, insito in questi valori, si è concluso, con una sicurezza del 95%  che – riducendo a 30 giorni il tempo di attesa (ovviamente sempre nel pieno rispetto della normativa) - il numero massimo di cani importati affetti da rabbia in un periodo di 20 anni potrebbe aumentare da 5 a 20

Questo cosa significa? Come specifica l’EFSA, il potenziale impatto anche di un piccolo aumento della probabilità significa che il rischio è accresciuto per una regione come l'UE in cui la rabbia è stata a lungo al centro dell'eradicazione, per proteggere la salute umana e animale.

https://www.efsa.europa.eu/sites/default/files/2022-05/efs2_7350.pdf

TAG: EFSA, RABBIA

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Linkedin! Seguici su Facebook!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito veterinario, iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

13/06/2025

È stato documentato per la prima volta in Europa dal team del Cnr e del Centro nazionale per la biodiversità, la presenza della specie estende automaticamente le misure di tutela internazionale

A cura di Redazione Vet33

13/06/2025

Riaprono le esportazioni verso la Federazione Russa, con condizioni specifiche per garantire sicurezza sanitaria, ma restano esclusi Germania, Ungheria e Slovacchia

A cura di Redazione Vet33

13/06/2025

In Italia, nell’ultimo anno il 68% dei veterinari si è assentato dal lavoro per problemi di salute mentale. Zoetis propone un piano per sostenere la professione e rispondere alla crescente domanda...

A cura di Redazione Vet33

13/06/2025

Il docu reality, in esclusiva su RaiPlay, è ambientato in una clinica veterinaria di Roma. Le puntate raccontano il legame tra l’uomo e i propri animali, spesso messo a dura prova dalla malattia,...

A cura di Redazione Vet33

 
Resta aggiornato con noi!

La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.

 Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy

AZIENDE

ÆquilibriA, per ridurre lo stato ansioso del cane e del gatto

ÆquilibriA, per ridurre lo stato ansioso del cane e del gatto

A cura di Camon

Con oltre 4.000 adozioni facilitate e più di 1.000 strutture coinvolte, Empethy promuove adozioni consapevoli per combattere il randagismo in Italia

A cura di Redazione Vet33

EVENTI

chiudi

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Registrazione Tribunale di Milano n° 5578/2022 del 5/05/2022

Top