Professione
06 Maggio 2025I licenziamenti nell’amministrazione statunitense colpiscono anche il personale veterinario impegnato nella lotta all’antibiotico-resistenza negli allevamenti. A rischio i progetti per la salute pubblica e animale
Il licenziamento di oltre 140 dipendenti della Food and Drug Administration (Fda), molti dei quali medici veterinari specializzati in antibiotico-resistenza, segna un passo indietro nella lotta contro l’abuso di antimicrobici negli allevamenti intensivi. Il tutto voluto dall’amministrazione Trump, mentre l’Associazione dei veterinari americani (Avma) e altre organizzazioni chiedono interventi urgenti per arginare i rischi per la salute pubblica e animale.
Dal 1° aprile scorso, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) del Governo Trump, guidato dal Segretario di Stato alla Salute Robert Kennedy, sta procedendo con tagli significativi al personale delle strutture sanitarie, tra cui figure chiave della Fda, come Tristan Colonius, capo veterinario del Centro per la Medicina Veterinaria (Cvm).
Questa “razionalizzazione” ha colpito direttamente anche il personale che si occupava di antibiotico-resistenza, con la conseguenza immediata di compromettere progetti per ridurre l’utilizzo di antimicrobici negli animali da allevamento.
Non è chiaro quanti medici veterinari siano stati finora licenziati, ma ci sono almeno 140 dirigenti e membri dello staff del Cvm della Fda, secondo quanto riportato dai notiziari e dall’Avma. La National Association of Federal Veterinarian, inoltre, stima che fino a 3.200 veterinari facciano parte della forza lavoro federale, senza contare gli oltre 1.000 dell’esercito; più della metà di questi lavora per due dipartimenti dell’Usda, il Servizio di Sicurezza e Ispezione Alimentare (circa 650) e il Servizio di Ispezione della Salute Animale e Vegetale (circa 600), entrambi a rischio di ulteriori tagli.
I medici veterinari americani hanno dichiarato di sostenere gli sforzi dell’Amministrazione Trump per migliorare l’efficienza del governo.
“Tuttavia, è necessario preservare le funzioni essenziali” ha sottolineato Sandra Faeh, Presidente Avma, aggiungendo che “gli uffici interessati da questa recente riduzione del personale lavorano su questioni quali la disponibilità dei farmaci, la resistenza antimicrobica, la sicurezza alimentare animale e umana, il controllo delle malattie (inclusa, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, l’influenza aviaria), il commercio internazionale e molto altro. Il lavoro svolto dai nostri colleghi veterinari in questi uffici – ha continuato la Presidente – è fondamentale per la pratica sicura ed efficace della medicina veterinaria e, in definitiva, per la tutela della salute animale e pubblica”.
“Gli Stati Uniti si trovano ad affrontare molteplici e crescenti minacce per la salute pubblica, tra cui un’epidemia di influenza aviaria che colpisce il bestiame. Questa epidemia ha gravi ripercussioni economiche, facendo salire i prezzi delle uova e minacciando i mezzi di sussistenza degli allevatori. Il personale del Cdc, con la sua competenza e dedizione, lavora instancabilmente a fianco del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti e dei Dipartimenti sanitari statali per contenere questa crisi. Eppure – prosegue la nota dell’Avma – il Segretario Kennedy ha sconsideratamente suggerito di ‘lasciare che gli animali sviluppino un’immunità naturale’, il che sarebbe catastrofico. Il suo rifiuto di ascoltare i principali veterinari e ricercatori in salute animale ritarda gli interventi necessari e mette a serio rischio i lavoratori che maneggiano questi animali”.
Il Commissario della Fda, Marty Makary, ha dichiarato alla Associated Press che i tagli non coinvolgono il personale con ruoli scientifici. Il 1° maggio, infatti, l’Agenzia ha riferito che circa un terzo del personale licenziato sta per essere reintegrato, ma l’Avma non ha rivisto la propria posizione e ha deciso di pubblicare un articolo sulla rivista JAVMA di maggio 2025.
CITATI: DONALD TRUMP, MARTY MAKARY, ROBERT F. KENNEDY JR., SANDRA FAEH, TRISTAN COLONIUS“La situazione è instabile al momento e vogliamo collaborare con il Congresso e l’amministrazione per garantire che le posizioni e il personale chiave vengano ripristinati e che le numerose funzioni critiche ed essenziali di questi uffici federali, che proteggono la salute sia degli esseri umani che degli animali, vengano mantenute” ha affermato la Presidente Faeh.
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