Alert sanitari
10 Marzo 2025In una lettera pubblicata sulla rivista Science, gli esperti avvertono dell’adattamento del virus H5N1 ai mammiferi ed esortano a preparare vaccini efficaci, ad attivare una comunicazione trasparente e a collaborare globalmente
Un appello urgente arriva dagli esperti di salute pubblica: prepararsi ora per scongiurare il possibile scenario di una pandemia di influenza aviaria. In una lettera pubblicata sulla rivista Science, scienziati di fama internazionale avvertono del rischio crescente legato al virus H5N1, già adattato ai mammiferi, e sollecitano governi, mondo dell’industrie e comunità scientifica a sviluppare vaccini avanzati, garantire un accesso equo alle cure e costruire una strategia globale di risposta.
“Prepararci adesso può salvare vite e può ridurre gli impatti sociali ed economici se H5N1 o un altro virus portasse a una pandemia”, si legge nella lettera che ha come primo firmatario Jesse Goodman della Georgetown University.
Gli autori rilevano che il virus H5N1 si è ormai adattato ai mammiferi come i bovini, causando anche diversi casi nell’uomo. Finora la trasmissione è avvenuta solo dagli animali all’uomo e non è stato rilevato nessun caso di contagio da uomo a uomo. Sebbene la maggior parte dei casi sia stata di lieve entità, gli esperti osservano che il virus potrebbe provocare conseguenze gravi a causa della sua elevata capacità di diffusione. Per questi motivi, si legge nella lettera, è necessaria un’azione urgente per affrontare per tempo i possibili scenari di una pandemia.
Il primo sforzo, si legge nella lettera, va fatto per mettere a punto un vaccino efficace e che si possa produrre in grandi quantità in tempi rapidi. In quest’ottica, la collaborazione tra gli attori in gioco dovrebbe riguardare soprattutto le nuove tecnologie, come i vaccini a mRna e quelli che utilizzano nuovi antigeni, le molecole tipiche del virus in grado di essere riconosciute dal sistema immunitario. Non va dimenticata, aggiungono, la necessità di garantire un accesso equo al vaccino anche ai Paesi a basso e medio reddito.
In secondo luogo, prosegue la lettera, è necessario implementare una strategia di comunicazione con il pubblico basata su dati scientifici, il cui obiettivo deve essere comprendere e rispondere nel modo migliore alle preoccupazioni relative ai vaccini e ricostruire la fiducia nella sanità pubblica.
Il terzo suggerimento degli esperti riguarda i piani di risposta alla pandemia, che dovrebbero essere testati in maniera trasparente e condivisi tra tutti i Paesi, in una collaborazione globale che trascenda le divisioni politiche.
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