Animali da Compagnia
28 Marzo 2022 Dopo un’attenta valutazione della situazione, la gestione del dolore può contribuire alla formulazione di un piano terapeutico aggiornato
La gestione del dolore è fondamentale nella pratica clinica veterinaria: alleviarlo, infatti, non è solo un obbligo professionale, ma un contributo al miglioramento della relazione veterinario-cliente-animale domestico. Con l’obiettivo di aiutare i veterinari e i membri del team a creare con sicurezza e precisione una valutazione del dolore, l’American Animal Hospital Association (AAHA) pubblica una versione aggiornata al 2022 delle linee guida. La gestione del dolore, infatti era già stata affrontata nelle raccomandazioni del 2015. Rispetto alla precedente versione, l’attuale propone alcune integrazioni. Come la presentazione di un approccio sistematico che consenta di effettuare valutazioni del dolore riproducibili, introducendo anche i metodi e gli strumenti di valutazione attualmente disponibili. Il nuovo documento, inoltre, propone un albero decisionale multi-level che aiuti a dare priorità all'uso delle modalità terapeutiche più efficaci, valutando se si tratti di dolore acuto o cronico. E ancora: la gestione del dolore viene ora vista non più come una mera reazione, ma come un intervento proattivo, preventivo e multimodale. Infine, viene fatta una debita differenza tra gestione del dolore canino e gestione del dolore felino, enfatizzando le peculiarità comportamentali dei gatti. Questi argomenti sono accompagnati da aggiornamenti sui trattamenti farmacologici e non farmacologici riassunti in tabelle di facile consultazione. Risorse che consentono ai veterinari di adottare piani di trattamento efficaci e specifici per ogni caso. Due concetti alla base di questo approccio sono l'analgesia preventiva per ridurre al minimo l'insorgenza del dolore e la patologia nocicettiva e il trattamento multimodale per compensare l'eccessiva dipendenza da un singolo farmaco con il conseguente rischio di effetti collaterali. Per quanto riguarda il dolore cronico, i riferimenti principali riguardano il trattamento del dolore muscoloscheletrico.
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