One Health
30 Settembre 2024Una ricerca condotta dall’Efsa insieme all’Università di Padova ha rilevato 12 specie di coleotteri che rappresentano un serio pericolo per la salute delle piante nell’Unione europea. Queste specie minacciano soprattutto le latifoglie

Una ricerca dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), in collaborazione con l’Università di Padova, ha identificato 12 specie di coleotteri della corteccia e dell’ambrosia che presentano un alto rischio per la salute delle piante in Europa. Questi parassiti sono attualmente assenti o non ancora diffusi nel territorio Ue, ma potrebbero presto arrivare attraverso l’importazione di legno o piante da impianto, mettendo a rischio interi ecosistemi.
Una parte della sottofamiglia dei coleotteri della corteccia e dell’ambrosia nota come Scolytinae potrebbe presto entrare nell’Ue attraverso il legno o nei prodotti di legno e con piante da impianto. Una volta introdotti, questi parassiti potrebbero facilmente stabilirsi in alcune parti dell’Unione grazie alla disponibilità di piante ospiti e dell’idoneità climatica.
L’Efsa e l’Università di Padova hanno identificato 12 specie nell’ambito di un’indagine più ampia condotta su 6.495 specie di coleotteri. Guardando al gruppo più ampio, c’è ancora una notevole incertezza sul potenziale impatto di molte di queste specie, che non sono mai state ampiamente studiate. Inoltre, mancano dei metodi di identificazione affidabili per molte specie, il che rappresenta una sfida per la loro identificazione durante i controlli per l’importazione alle frontiere.
La classificazione degli organismi nocivi da parte dell’Efsa è il primo passo nel processo di valutazione del rischio. La Commissione europea e gli Stati membri dell’Ue possono chiedere a Efsa di effettuare una valutazione quantitativa del rischio dell’organismo nocivo per orientare le decisioni sull’eventuale inserimento in quarantena e sull’attuazione di opzioni di attenuazione del rischio ai sensi della legislazione Ue.
Tra le misure di controllo disponibili per prevenire l’introduzione di parassiti, tra cui l’importazione da Paesi indenni da organismi nocivi, vi sono l’isolamento delle piante da impianto prima del commercio e la gestione delle condizioni di crescita.
Con parassiti e malattie delle piante che rappresentano una minaccia economica e sociale significativa per l’Europa, l’Efsa sta conducendo la campagna #PlantHealth4Life in collaborazione con la Commissione europea e gli Stati membri dell’Ue. Sostenuta da un’analisi completa degli atteggiamenti e dei comportamenti nei confronti delle piante in tutta l’Unione, questa iniziativa pluriennale mira a sensibilizzare i cittadini europei sull’importanza della salute delle piante e sulla responsabilità di tutti per salvaguardarla.
TAG: COLEOTTERO, EFSA, PIANTE, UNIVERSITà DEGLI STUDI DI PADOVASe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito veterinario, iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
07/11/2025
Al Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie dell’Università di Bologna, Zoetis Italia ha premiato tre professioniste che stanno contribuendo a rendere il settore zootecnico più inclusivo,...
A cura di Redazione Vet33
07/11/2025
Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), le temperature superiori alla media stanno consentendo la sopravvivenza delle zanzare anche in autunno avanzato, con possibili implicazioni...
A cura di Redazione Vet33
07/11/2025
In un’azienda agricola del Gemonese, i carabinieri forestali hanno trovato una trentina di bovini in condizioni critiche e resti ossei di altri animali sepolti illegalmente
A cura di Redazione Vet33
07/11/2025
La Regione stanzia fondi straordinari per le aziende zootecniche danneggiate dalla diffusione della malattia virale: previste procedure semplificate e una task force di monitoraggio
A cura di Redazione Vet33

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)
Registrazione Tribunale di Milano n° 5578/2022 del 5/05/2022