Alert sanitari
29 Agosto 2024L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un piano di risposta coordinato a livello globale per controllare la diffusione dell’Mpox, con un fabbisogno di finanziamento di 135 milioni di dollari. Focus su vaccinazione, sensibilizzazione e collaborazione internazionale
Di fronte alla crescente diffusione del virus Mpox, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Who) ha lanciato un Piano Strategico Globale di preparazione e risposta (SPRP), con l’obiettivo di fermarne la trasmissione entro febbraio 2025. Il piano, che prevede un fabbisogno di finanziamento di 135 milioni di dollari, punta a dare una risposta coordinata a livello internazionale, focalizzata su vaccinazione, sensibilizzazione delle comunità e stretta collaborazione tra Governi e istituzioni sanitarie.
Il Piano Strategico Globale lanciato per contenere l’epidemia è soggetto ai contributi degli Stati Membri ed è stato pensato per coprire il periodo settembre 2024 - febbraio 2025, prevedendo un fabbisogno di finanziamenti di 135 milioni di dollari per la risposta da parte della Who, degli Stati membri, dei partner – tra cui i Centri africani per il Controllo e la Prevenzione delle malattie (Africa CDC) –, delle comunità coinvolte e dei ricercatori. Presto sarà lanciato anche un appello per il suo finanziamento. Inoltre, nella regione africana, dove il bisogno è maggiore, l’Ufficio Regionale Who per l’Africa (AFRO), in collaborazione con gli Africa CDC, guiderà congiuntamente il coordinamento degli sforzi di risposta al vaiolo.
La Who sta collaborando con un’ampia gamma di partner per migliorare il coordinamento nelle aree chiave della preparazione, prontezza e risposta. Ciò include il coinvolgimento con il gruppo di principi ACT-Accelerator, del Comitato permanente per la Prevenzione, Preparazione e Risposta alle emergenze sanitarie, del Programma Blueprint R&D per le epidemie e della Rete provvisoria di contromisure mediche (i-MCM Net).
Gli obiettivi del Piano sono l’implementazione di strategie di sorveglianza, prevenzione, preparazione e risposta; la promozione della ricerca e un accesso equo alle contromisure mediche, come test diagnostici e vaccini; la riduzione al minimo della trasmissione da animale a uomo; la responsabilizzazione delle comunità a partecipare attivamente alla prevenzione e il controllo dei focolai.
Gli sforzi strategici di vaccinazione si concentreranno sugli individui a più alto rischio, compresi i contatti stretti dei casi recenti e gli operatori sanitari, così da interrompere le catene di trasmissione. A livello globale, invece, l’accento è posto sulla leadership strategica, sulla tempestività di linee guida basate sull’evidenza e sull’accesso alle contromisure mediche per i gruppi più a rischio.
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