Avicoltura
26 Febbraio 2024 In seguito all’inchiesta di un quotidiano austriaco che accusa gli allevamenti italiani di praticare la troncatura delle unghie dei tacchini di un giorno di vita, il Ministro della Salute ha dichiarato in un’interrogazione al Senato che dal 2019 in Italia si ricorre alla procedura del microwave claw processor
In un’inchiesta del quotidiano austriaco Kronen Zeitung si sostiene che all’interno degli allevamenti italiani di tacchini sarebbe praticato il cosiddetto toe trimming, ossia la bruciatura della punta delle zampe degli esemplari di un giorno. Sul tema, la senatrice Julia Unterberger (Aut) ha rivolto un’interrogazione al Ministro della Salute Orazio Schillaci.
La vicenda
Giovedì 22 febbraio, la senatrice Julia Unterberger ha rivolto un’interrogazione al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, chiedendo delucidazioni sulle pratiche cruente che, secondo un’inchiesta del più diffuso giornale austriaco, verrebbero praticate in Italia negli allevamenti di tacchini “per massimizzare il profitto, perché altrimenti i tacchini si graffierebbero a vicenda, compromettendo la qualità delle carni”.
In Austria, la legislazione in materia di benessere animale prevede il divieto di tale la pratica e le organizzazioni di allevatori austriache, dopo aver letto la notizia, chiedono provvedimenti contro le carni di tacchino prodotte in Italia, con la rimozione da parte dei rivenditori di generi alimentari dei prodotti italiani dai loro scaffali.
Quanto riportato dall’inchiesta, inoltre, per la senatrice “rischia peraltro di compromettere un comparto che fa del made in Italy un sinonimo di qualità e che, a causa di tali prassi, potrebbe essere associato invece a pratiche cruente, che causano profonda sofferenza agli animali”.
La richiesta
Come risposta a quanto accaduto, e in linea con la legislazione austriaca, Unterberger chiede al Ministro di intervenire con “apposite disposizioni legislative volte a ridurre la densità di chilogrammi per metro quadrato negli allevamenti e vietare definitivamente la pratica del toe trimming”.
La risposta
“È intenzione del Dicastero che rappresento – ha dichiarato il Ministro Schillaci in aula – proseguire rafforzando il monitoraggio, sia in allevamento che al momento della macellazione, sul benessere degli animali, con sistemi innovativi digitalizzati quale quello messo a punto dal predetto centro di referenze, denominato classyfarm, per avere ulteriori elementi di valutazione nell’ottica di assicurare comunque agli animali allevati condizioni di benessere sostenibili nell’ambito degli standard definiti dall’Unione europea”.
Il Ministro ha quindi citato un parere del Centro di referenza nazionale per il benessere animale del 2019, in base al quale è stata indicata agli assessorati alla sanità “la possibilità di ricorrere al procedimento del microwave claw processor (Mcp), avvalendosi di personale qualificato ed adeguatamente formato allo scopo”, un procedimento che aggiorna la pratica della troncatura delle unghie “nell’ottica di ridurre al minimo lo stato di sofferenza” degli animali.
Secondo i dati presentati, in Italia al 31 dicembre 2023 sono stati registrati alla banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica 795 allevamenti di tacchini da ingrasso, per un totale di 9.082.322 capi, e 53 allevamenti di tacchini da riproduzione, per un totale di 427.581 capi.
La replica
“Il fatto però che in altri Stati che hanno uno standard di tutela degli animali molto più elevato, come l’Austria, è vietato – ha ribadito la senatrice Unterberger – dimostra che non è una pratica che non procura tante sofferenze agli animali. Io la pregherei di valutare se non sarebbe necessario introdurre anche in Italia il divieto di questa pratica e aumentare gli spazi e la superficie per questi tacchini, che porterebbe allo stesso risultato senza queste atroci sofferenze degli animali”.
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