One Health
11 Dicembre 2023 Un documento pubblicato da HealthforAnimals mostra gli effetti della lotta alla resistenza antimicrobica con un focus particolare sugli animali da allevamento
Un documento pubblicato da Animal4Health mostra che la riduzione dell’uso di antibiotici solo negli animali ma non nelle persone ha “un impatto minimo sul livello di resistenza negli esseri umani”. Per ottenere dei risultati rilevanti per l’uomo, non basta agire su un unico settore, ma occorre intervenire in un’ottica One Health.
Gli antibiotici sono una pietra miliare della medicina moderna. Tuttavia, l’uso non necessario può portare a infezioni batteriche resistenti, in cui gli antibiotici potrebbero non funzionare più. È una sfida che riguarda la salute umana, ambientale e animale e richiede azioni in tutti i settori. Sebbene il settore della salute animale ha lavorato per molti anni per sostenere un uso responsabile e gestire la resistenza antimicrobica (Amr), nel 2016 le Nazioni Unite hanno emesso una “Dichiarazione” firmata da 193 Paesi che impegnava il mondo ad agire congiuntamente. Questo ha dato maggior slancio all’azione collettiva nel settore, compreso un aumento dell’uso di vaccini e strumenti diagnostici, il miglioramento della cooperazione lungo la catena del valore e una migliore ottimizzazione dell’uso degli antibiotici.
Gli animali hanno bisogno di meno antibiotici
L’uso e la vendita di antibiotici negli animali stanno diminuendo in tutto il mondo mentre l’adozione di strumenti preventivi come i vaccini cresce, riducendo il rischio di malattie e la necessità di trattamenti.
La resistenza negli animali rimane bassa
Il monitoraggio delle infezioni negli animali mostra che la resistenza agli antibiotici di maggiore importanza, in generale, rimane bassa e questi medicinali rimangono altamente efficaci negli animali.
Il rischio di trasmissione dell’Amr dagli animali rimane basso
Il bestiame e le malattie di origine alimentare sono un rischio per il trasferimento della resistenza antimicrobica, ma le ricerche mostrano che la fonte principale di infezioni resistenti agli antibiotici nelle persone sono altre persone.
Proteggere le persone richiede un approccio One Health
Mentre il settore della salute animale è intervenuto, la resistenza e l’uso di antibiotici negli esseri umani sono aumentati, motivo per cui un approccio One Health è fondamentale.
Presi insieme, questi risultati mostrano come gli sforzi per un uso responsabile negli animali stiano raggiungendo gli obiettivi del Piano di Azione Globale dell’Oms sull’Amr, che si concentra sulla prevenzione e sull’ottimizzazione dell’uso di antibiotici, non semplicemente sulla riduzione.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito veterinario, iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
08/11/2024
Peste suina africana, Bluetongue e influenza aviaria stanno mettendo in difficoltà il settore zootecnico lombardo. Gli esponenti Pd in Regione sollecitano l’assessore al Welfare Guido...
A cura di Redazione Vet33
07/11/2024
Durante l’incontro con il Ministro della Salute, il Presidente Fnovi Gaetano Penocchio ha discusso alcune questioni chiave per i medici veterinari, dalla carenza negli organici del Ssn ai percorsi...
A cura di Redazione Vet33
07/11/2024
A Parma è stata istituita una cabina di regia per combattere la Peste suina africana. Il prefetto Garufi e il Commissario Straordinario Filippini hanno delineato una strategia che coinvolge tutte le...
A cura di Redazione Vet33
07/11/2024
La paralisi laringea nei cani di razza grande e gigante è una condizione che può compromettere la respirazione. Le cause, i passaggi diagnostici e le opzioni chirurgiche
A cura di Redazione Vet33
©2024 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)
Registrazione Tribunale di Milano n° 5578/2022 del 5/05/2022