suini
27 Agosto 2024Il Ministero della Salute ha diffuso una nota con nuove disposizioni per garantire il benessere dei suini negli allevamenti italiani, in attesa di risposte definitive dalla Commissione Europea
Il Ministero della Salute ha pubblicato una nota, firmata congiuntamente dal Direttore della Direzione generale della salute animale Giovanni Filippini e dal Capo dei Servizi Veterinari italiani Ugo Della Marta, che aggiorna sullo stato di avanzamento del Piano nazionale per la protezione dei suini, con un focus particolare sulla prevenzione del taglio della coda di routine negli allevamenti suini.
Avviato nel 2018, il Piano nazionale per la protezione dei suini ha visto una significativa adesione da parte degli allevatori italiani, con il 70% degli allevamenti che non tagliano più le code di routine (caudectomia). Per il completamento del Piano inizialmente era stata proposta alla Commissione Europea la scadenza del 31 dicembre 2024, ma in attesa di ulteriori indicazioni della Commissione e di provvedimenti volti ad uniformare i comportamenti a livello europeo, la scadenza è stata provvisoriamente posticipata al 31 dicembre 2026. In particolare, ora si attende una risposta per quanto riguarda la gestione dei suinetti importati dall’estero già caudectomizzati.
“Al momento attuale, grazie anche alla messa a punto di un sistema di valutazione del rischio di morsicatura omogeneo e uniformemente condiviso a livello nazionale, gli allevamenti suini che non tagliano la coda rappresentano il 14 % della produzione suinicola nazionale (allevamenti ≥ 300 capi), mentre quelli che hanno introdotto gruppi di animali a coda non tagliata rappresentano il 55 %, per un totale di circa il 70% di allevamenti che non tagliano più le code di routine a tutti i capi” si legge nella nota. “Permangono nella condizione di stato sconosciuto, circa la pratica del mozzamento delle code, il 13% degli allevamenti, per i quali sulla base di quanto previsto dal PNBA, relativo ai controlli ufficiali, si auspica di avere le informazioni al più presto e comunque non oltre la fine del 2024”.
Nel documento, tra le altre cose, viene ribadita l’importanza di aggiornare a cadenza minima annuale la valutazione del rischio sul sistema informativo ClassyFarm.
La maggiore difficoltà riscontrata, come anticipato, è causata dal “mancato invio da parte dei fornitori di altri Paesi dell’Unione Europea di suinetti a coda non tagliata e dalla risposta non esaustiva ricevuta dalla Commissione Europea in seguito alla segnalazione di tale problematica”.
Nella nota condivisa, infatti, per far fronte a questa situazione le Direzioni forniscono ulteriori indicazioni con lo scopo di stabilire un “livello minimo di applicazione del Piano, auspicando che il percorso fino ad oggi messo in atto, in particolare da parte di alcuni allevamenti e filiere, che riescono attualmente a produrre o introdurre e allevare gruppi più o meno numerosi, fino all’intero effettivo, di animali a coda non tagliata sia intrapreso da un numero sempre maggiore di allevamenti”.
In particolare, verrà introdotto, inizialmente in alcuni macelli pilota, un sistema automatizzato di rilevazione delle lesioni riguardanti il benessere e la sanità per gli allevamenti suini. Inoltre, per tutti gli allevamenti suini, “in caso di comparsa di morsicature, documentate da certificazione veterinaria, il percorso incrementale di introduzione di gruppi a coda non tagliata deve essere interrotto e deve essere inviata richiesta di deroga”.
Infine, per uniformare il più possibile i comportamenti dei Servizi Veterinari verranno organizzati dal Ministero, in collaborazione con il CReNBA, corsi di formazione mirata, con il coinvolgimento dei referenti regionali, per il benessere dei suini.
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