Animali da Compagnia
20 Aprile 2022 Alimentazione dei cuccioli: è essenziale che i veterinari forniscano ai loro clienti consigli e informazioni sulla dieta più appropriata per i piccoli pet
In tema di alimentazione non sempre i proprietari hanno la consapevolezza necessaria per provvedere a pasti sani, equilibrati e -soprattutto – consoni all’età dei loro animali. Specialmente quando si tratta di cuccioli. Molte volte (paradossalmente) sembra infatti prevalere il concetto che più mangiano più cresceranno sani e in forze. Con buona pace del sovrappeso (e delle patologie correlate). Per questo riteniamo utile richiamare alcuni consigli ricordati in un recente articolo di Kate Boatright, VMD e pubblicato su DVM360.
Si tratta di buone prassi che i veterinari possono adottare vantaggiosamente per spiegare ai proprietari come destreggiarsi nei ‘meandri dell’alimentazione’.
Veniamo al primo dilemma: qual è il cibo migliore per il mio cucciolo (sia esso un cagnolino o un gattino)?
Le raccomandazioni standard sono di adottare una dieta che abbia una Dichiarazione di Adeguatezza Nutrizionale, ovvero che indichi che essa è appropriata ai cuccioli in crescita o a tutte le fasi della vita (questa informazione deve essere riportata sull'etichetta). Le indicazioni ben fatte specificano anche se la dieta sia adeguata o meno per i cuccioli di cane di taglia grande o gigante. Il punto da valutare è questo: i cuccioli bruciano più energia, pertanto hanno bisogno di un’alimentazione ad hoc non solo in termini calorici, ma anche per quanto attiene al contenuto di aminoacidi vitamine e minerali, in particolare calcio e fosforo, necessari per la crescita delle ossa. A supporto dei proprietari nella verifica dell’adeguatezza nutrizionale, si può ricorrere anche al kit di strumenti online, proposto dal Global Nutrition Committee della World Small Animal Veterinary Association e alle linee guida di Fediaf.
A corredo di questi strumenti, il veterinario può offrire un suo personale supporto, formulando raccomandazioni dietetiche specifiche durante le visite dei pazienti.
E veniamo al secondo quesito: quanto cibo dargli?
Non esiste una risposta univoca, la quantità varierà per ogni singolo animale. Inoltre, i tassi di crescita cambieranno nel tempo e differiranno in base al sesso dell'animale e alla taglia prevista da adulto. Idealmente, i cuccioli dovrebbero mantenere un punteggio di condizione corporea di 4 su 9. A questo proposito il veterinario può anche mostrare ai proprietari come valutare il punteggio delle condizioni fisiche tra un controllo medico e l’altro. Nel caso in cui un cucciolo stia diventando troppo pesante, è buona norma ridurre la quantità da somministrare o passare a un prodotto con una densità calorica inferiore.
E poi è giusto che il proprietario prenda coscienza del reale apporto calorico di snack e premietti vari, imparando quindi a somministrali correttamente. In una formulazione dietetica che tenga conto delle variabili di taglia, età e sesso, un aiuto può venire dai grafici di crescita dei cuccioli di Waltham, che ciascun veterinario può consigliare come strumento di supporto ai propri clienti.
Ed eccoci al terzo dubbio, molto diffuso: quando si dovrà passare al cibo per adulti?
Non prima che i cuccioli abbiano raggiunto l’80% della loro taglia da adulti. Ciò vuol dire: per gatti e cani di taglia medio-piccola a circa 1 anno di età, mentre per i cani grandi o giganti, anche dopo i 18-24 mesi.
Ancora una volta è buona norma che il veterinario consigli le tempistiche più consone al singolo specifico caso, specialmente se l’animale è stato sterilizzato e quindi richiede accorgimenti particolari sul fronte dell’alimentazione.
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