Animali da Compagnia
04 Aprile 2022 Da giorni l’allarme per le vie di Catania: würstel imbottiti di chiodi e fil di ferro attentavano alla vita di cani e gatti. Dopo svariate segnalazioni i carabinieri hanno denunciato un uomo per maltrattamento di animali
Cani e gatti, randagi o a spasso con i proprietari: non faceva nessuna differenza. L’obiettivo del 61enne catanese denunciato dai Carabinieri di piazza Verga era comunque uno solo: fare del male agli animali. A seguito di denunce e segnalazioni raccolte già da qualche mese, le forze dell’ordine hanno individuato la persona che aveva disseminato i bocconi mortali nelle aiuole o sui marciapiedi di corso Italia, piazza Verga, largo Bordighera, via Vittorio Veneto e corso delle Provincie. Nella ricostruzione dei fatti, le forze dell’ordine sono state aiutate dai sistemi di videosorveglianza della zona che hanno ripreso l'uomo, mentre lasciava cadere dalle mani un pezzo di würstel 'rinforzato' vicino a una aiuola di via Vittorio Veneto. Un atto reiterato che, in un caso, ha provocato delle lesioni all’intestino in un cane di piccola taglia. Una volta identificato l’uomo, si è proceduto alla perquisizione domiciliare che ha portato alla scoperta di ami e chiodi.
Alcuni precedenti
Quello di Catania non è che l’episodio più recente di una lunga serie. Lo scorso marzo, per esempio, anche nella Capitale sono stati segnalati würstel ripieni di ami e chiodi nell’area cani di largo Ravizza, quartiere Monteverde, e nel vicino parco di Villa Pamphili. Per fortuna nessun animale ha avuto il tempo di ingerirli. E andando ancora a ritroso, eccoci a marzo 2021 ad Ancona, dove un 85enne è stato fermato per il medesimo motivo: disseminava le strade di bocconcini mortali, imbottiti di ami. E per chi volesse, il web riporta decine e decine di casi ben più datati, segno che siamo al cospetto di un problema di difficile eradicazione.
Violenze sugli animali
Gli episodi di violenza sugli animali fanno purtroppo registrare un’elevata incidenza. Parlando solo di avvelenamenti, l’associazione Aidaa (fonte Repubblica) denuncia che nel 2021 si è raggiunta quota 44 mila (in netto aumento rispetto all’anno precedente, in cui ne erano stati segnalati 33 mila). Circa il 70% delle vittime non ce l’ha fatta. Naturalmente ad aver fatto le spese di questi atti delinquenziali sono stati soprattutto i randagi: oltre l'85%, mentre i cani di proprietà avvelenati sono stati circa il 13%. La regione che conquista la maglia nera è la Calabria (circa 7 mila avvelenamenti) seguita dalle due isole maggiori, da Veneto, Toscana e Campania.
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