Alert sanitari
22 Gennaio 2025Nella regione di Kagera, in Tanzania, sono stati confermati nuovi casi. Attivate misure immediate per contenere il focolaio e sostenere il sistema sanitario locale. Il Direttore Generale della Who ha annunciato lo stanziamento di 3 milioni di dollari per supportare il Governo del Paese
La Tanzania sta affrontando un nuovo focolaio di virus di Marburg nella regione nord-occidentale di Kagera. Il Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Who) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha annunciato lo stanziamento di 3 milioni di dollari dal Fondo per le emergenze per supportare il governo tanzaniano nella gestione dell’epidemia. Il Paese, già colpito dal virus nel 2023, ha dimostrato capacità di risposta rapida grazie agli investimenti nella formazione del personale sanitario e nelle infrastrutture mediche. Nonostante non esistano ancora trattamenti o vaccini approvati per il Marburg, l’Organizzazione ribadisce che misure di sanità pubblica collaudate possono limitare la diffusione e salvare vite.
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità è orgogliosa di aver sostenuto la creazione da parte della Tanzania di nuove capacità per la fornitura di servizi sanitari, anche attraverso la formazione di operatori sanitari. Tutto questo e altro ancora dimostra l’impegno del suo Governo a sostenere la salute di tutti i tanzaniani, in particolare di donne e bambini, come dimostra la riduzione della mortalità materna e infantile” ha dichiarato il Direttore generale della Who Tedros Adhanom Ghebreyesus, in occasione della sua visita in Tanzania, dopo che il Paese ha confermato la presenza di un focolaio di malattia da virus Marburg nella regione nord-occidentale.
“Gli investimenti del Governo in risposta all’ultima epidemia hanno creato capacità che, spero, consentiranno alla Tanzania di tenere sotto controllo quest’ultima epidemia il prima possibile. Per sostenere la risposta della Tanzania – ha aggiunto Ghebreyesus – sto stanziando 3 milioni di dollari dal Fondo di emergenza per le emergenze della Who. Questo si aggiunge ai 50mila dollari che abbiamo contribuito in precedenza per sostenere le indagini iniziali”.
“Purtroppo, al momento non esistono ancora trattamenti o vaccini approvati per Marburg, anche se diversi sono in fase di sviluppo” ha ricordato il Direttore, che ha poi aggiunto: “I focolai possono essere fermati rapidamente con misure di sanità pubblica collaudate per prevenire le infezioni e salvare vite umane, come ha fatto la Tanzania nel 2023”.
Il Paese africano ha ricordato il Direttore “ha acquisito una solida esperienza nel controllo del virus Marburg, dal momento che questo è il secondo focolaio di questa malattia segnalato a Kagera. Il primo focolaio si è verificato quasi due anni fa, a marzo 2023”.
Considerando il basso rischio globale e le solide capacità del Governo tanzaniano, Ghebreyesus ha ribadito il suggerimento di non imporre restrizioni al commercio e ai viaggi verso il Paese: “Ora è il momento di collaborare e impegnarsi per proteggere la salute di tutte le persone in Tanzania e nella regione dai rischi posti da questa malattia. La Who, in collaborazione con i suoi partner e sotto la guida del Governo, si impegna a sostenere il Paese per circoscrivere l’epidemia il prima possibile e per costruire un futuro più sano, più sicuro e più giusto per tutta la popolazione della Tanzania”.
CITATI: TEDROS ADHANOM GHEBREYESUSSe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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