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19 Novembre 2024La dose giornaliera accettabile della saccarina è stata innalzata da 5 a 9 mg/kg di peso corporeo al girono. Nuovi studi confermano la sicurezza per il consumo umano e animale
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha rivalutato la sicurezza della saccarina, storicamente utilizzata come dolcificante, aumentando la dose giornaliera accettabile (Dga) da 5 a 9 mg/kg di peso corporeo al giorno. La decisione, pubblicata in un parere scientifico, si basa su nuove evidenze che confermano come i tumori osservati nei ratti maschi durante i precedenti studi non siano rilevanti per l’uomo. Anche gli operatori veterinari possono beneficiare di queste nuove evidenze per un utilizzo sicuro negli animali.
La saccarina, utilizzata per dolcificare cibi e bevande da oltre 100 anni, divenne molto utilizzata come sostituto dello zucchero negli anni Sessanta. I sali di saccarina vengono utilizzati perché si sciolgono meglio in acqua, fatto che ne facilita l’aggiunta a cibi e bevande per renderli più dolci.
La saccarina e i suoi sali di sodio, calcio e potassio (E 954), come tutti gli additivi alimentari, devono figurare in etichetta tra gli ingredienti del prodotto, in modo da consentire ai consumatori di scegliere in modo informato.
La Dga è la quantità di una sostanza che può essere consumata quotidianamente senza rischi nell’arco della vita. Per quanto riguarda la saccarina e i suoi sali, oggi è considerata sicura per tutti i gruppi della popolazione una dose giornaliera pari a 9 mg/kg di peso corporeo al giorno.
La precedente Dga era stata stabilita nel 1995 sulla base di una presunta incidenza di tumori della vescica osservata in studi sui ratti. La scienza è ormai concorde che questi tumori sono specifici dei ratti maschi e non pertinenti per l’essere umano.
Gli esperti dell’Efsa hanno esaminato tutti i dati disponibili e concluso che la saccarina non causa danni al DNA e che è improbabile che il suo consumo sia associato al rischio di cancro per l’essere umano. Inoltre, l’esposizione dei consumatori è al di sotto della nuova Dga, il che significa che non vi è alcun rischio per la salute.
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