Animali da Reddito
01 Ottobre 2024Nel 2023, l’Italia ha implementato il nuovo Piano Nazionale Residui, con 27.202 campioni analizzati e solo 27 non conformità rilevate. Rafforzato il controllo sui residui di sostanze farmacologiche negli alimenti di origine animale
Nel 2023 in Italia è stato implementato il nuovo Piano Nazionale Residui (Pnr). Sviluppato dal Ministero della Salute, il piano ha adottato le normative europee più recenti, con controlli più rigorosi e nuove procedure per garantire la sicurezza dei prodotti di origine animale. Con oltre 27.000 campioni analizzati, di cui solo 27 trovati non conformi, il sistema si è dimostrato estremamente efficace.
Il Pnr prevede controlli sui prodotti di origine animale nella fase di produzione primaria o nella prima trasformazione. Il Piano è predisposto annualmente dal Ministero della Salute sulla base delle indicazioni previste dalle norme europee e viene attuato a livello locale grazie alla collaborazione delle Autorità competenti regionali e locali, degli Istituti zooprofilattici sperimentali e del Laboratorio nazionale di riferimento.
Il 2023 è stato il primo anno di attuazione del Regolamento (Ue) 2022/1644 e del Regolamento 2022/1646, che hanno sostituito la direttiva 96/23/CE e hanno portato diverse novità e l’eliminazione dei contaminanti e pesticidi dalle ricerche sui prodotti di origine animale, in quanto oggetto di altri piani specifici. A differenza degli anni precedenti, infatti, il Pnr 2023 si è articolato attraverso l’attuazione dei seguenti Piani:
● Piano mirato: piano nazionale di controllo della produzione, basato sul rischio, per la verifica della conformità degli animali e degli alimenti di origine animale prodotti negli Stati membri alla legislazione dell’Unione – che disciplina l’uso di sostanze farmacologicamente attive autorizzate come medicinali veterinari o come additivi per mangimi e di sostanze farmacologicamente attive vietate o non autorizzate – e ai limiti massimi di residui e livelli massimi applicabili negli alimenti;
● Piano di sorveglianza: piano nazionale di sorveglianza della produzione Ue, randomizzato attraverso un monitoraggio casuale per un’ampia gamma di sostanze;
● Piano Paesi Terzi: piano nazionale di controllo degli animali e dei prodotti di origine animale importati da Paesi Terzi, basato sul rischio, volto a verificare la conformità alla legislazione dell’Unione sull’uso di sostanze farmacologicamente attive, autorizzate o vietate, e la conformità ai limiti massimi di residui e ai livelli massimi.
Tra le altre novità, sono stati introdotti nuovi soggetti attuatori del Pnr, in particolare i veterinari dei Posti di Controllo Frontalieri (Pcf), per l’attuazione del Piano Paesi Terzi; sono stati introdotti nuovi raggruppamenti di specie animali e di sostanze chimiche, nonché nuove specie animali oggetto di controllo (come rettili e insetti, non applicabili per ora in Italia per mancanza di attività produttive e di flussi di importazione); è stata rilevata una diminuzione sensibile delle attività di campionamento, prevista dai nuovi criteri introdotti per il contenimento e l’ottimizzazione delle risorse, a fronte di un numero molto limitato di non conformità riscontrate negli anni precedenti.
Il sistema nazionale ha fronteggiato bene le novità e gli obiettivi europei sono stati in gran parte raggiunti, continuando a garantire un’elevata attenzione nei confronti dei consumatori italiani e della sicurezza degli alimenti in circolazione. Tuttavia, ci sono state alcune difficoltà nel Piano di Sorveglianza che non ha visto completamente centrati gli obiettivi europei di ricerca dei residui. Alcune criticità devono quindi essere attenzionate e affrontate per migliorare il sistema dei controlli e garantire appieno quanto previsto dalle norme europee.
Oggetto di indagine del Piano è la ricerca delle sostanze farmacologicamente attive vietate o non autorizzate (Gruppo A) e quelle autorizzate nei medicinali veterinari (Gruppo B), al fine di evidenziare, nel processo di allevamento degli animali, eventuali usi illeciti/impropri o verificare il corretto uso di tali sostanze.
In linea generale il sistema italiano ha fronteggiato in modo estremamente efficace il cambiamento delle procedure conseguenti alle nuove norme, grazie sia al coordinamento puntuale e costante tra gli attori a tutti i livelli, sia al buon funzionamento del sistema informatico RaDISAN del Ministero, implementato dal 2022, che ha permesso un monitoraggio quasi in tempo reale delle attività, consentendo interventi correttivi in corso d’opera. Inoltre, è stata proficua la collaborazione tra il Ministero e le autorità regionali e locali, i laboratori del territorio e il Laboratorio Nazionale di Riferimento, una sinergia che ha permesso in ogni momento la risoluzione delle inevitabili criticità legate ai cambiamenti di procedure e all’introduzione di nuove attività.
Nell’ambito di tutte le attività del Pnr, nel 2023 sono stati prelevati 27.202 campioni (per un totale di 378.888 determinazioni analitiche): di questi 24.931 campioni sono stati prelevati nell’ambito del Piano mirato, 1.018 nell’ambito del Piano di sorveglianza, 385 nell’ambito del Piano Paesi terzi. Oltre alle attività pianificate a livello nazionale, 368 campioni sono stati prelevati nell’ambito di Extrapiano regionali, per approfondire particolari problematiche locali, e 500 campioni sono stati prelevati su sospetto.
I campioni non conformi sono stati in totale 27, di cui 10 nel Piano mirato, 2 nel Piano di sorveglianza, 1 nel Piano Paesi terzi e 14 nell’attività di campionamento su sospetto. L’andamento delle non conformità è in linea con i risultati degli ultimi anni, con percentuali di irregolarità leggermente inferiori rispetto a quelli registrati in ambito comunitario.
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