Avicoltura
06 Settembre 2024Uno studio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie svela una correlazione tra alimentazione e pigmentazione dei polli, proponendo un metodo di diagnostica e metabolomica a supporto degli allevamenti avicoli
La pigmentazione della pelle di pollo dipende dall’alimentazione degli animali, e quindi dall’apporto nutrizionale dei mangimi che vengono loro somministrati. Uno studio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), pubblicato su Poultry Science, ha scoperto una correlazione diretta tra il colore della pelle e il cambio della loro alimentazione. I ricercatori dell’Istituto hanno realizzato un metodo metabolomico per verificare il mancato assorbimento di pigmenti naturali nei polli ed evidenziarne le possibili cause.
L’IZSVe ha messo a punto un metodo metabolomico per verificare il mancato assorbimento dei pigmenti naturali aggiunti alla razione alimentare nei polli allevati, ed evidenziarne le possibili cause.
Nel contesto produttivo la formulazione delle razioni alimentari può variare per effetto di logiche di mercato (es. fluttuazione del prezzo degli ingredienti), influenzando le concentrazioni e i rapporti tra principi nutritivi (grassi saturi, polinsaturi grassi, carboidrati, ecc.), vitamine e minerali. In alcuni casi, ciò può determinare un’alterazione della capacità di assorbimento, con conseguenze sull’equilibrio omeostatico dell’organismo. Il crollo o la forte alterazione del sistema omeostatico può quindi comportare variazioni rilevabili nel prodotto finito (carne di pollo e uova).
Grazie al metodo sviluppato, i ricercatori del Laboratorio di chimica sperimentale (SCS8), in collaborazione con quelli del Laboratorio di medicina aviaria (SCT1), hanno osservato che i tessuti dei polli non correttamente pigmentati erano caratterizzati da bassi livelli di vitamine E, A e K2 ad azione antiossidante nei tessuti, ed eccesso di grassi polinsaturi nella dieta.
Utilizzando tecniche avanzate di metabolomica e spettrometria di massa, i ricercatori sono stati in grado di identificare come variazioni nell’alimentazione possano influire sull’assorbimento di pigmenti naturali, fornendo preziosi dati per migliorare la gestione degli allevamenti.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato in ambito veterinario, iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
09/10/2024
Un’analisi approfondita delle aritmie cardiache negli animali domestici, attraverso l’osservazione dei fattori che contribuiscono al loro sviluppo
09/10/2024
Nell’ultimo mese, decine di tigri e alcuni leoni che si trovavano in cattività nel sud del Paese sono morti, dopo essere risultati positivi al virus dell’influenza aviaria H5N1
A cura di Redazione Vet33
09/10/2024
Il 3 e 4 ottobre si è svolta l’iniziativa globale di Elanco che coinvolge tutti i dipendenti in azioni di volontariato a supporto delle comunità locali. Un contributo concreto per migliorare il...
A cura di Redazione Vet33
09/10/2024
Tre casi di Dengue sono stati segnalati nel Comune di Sesto Fiorentino, in Toscana: due hanno soggiornato a Fano l’ultima settimana di agosto, dove si è sviluppato un focolaio, e il terzo è un...
A cura di Redazione Vet33
©2024 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)
Registrazione Tribunale di Milano n° 5578/2022 del 5/05/2022