Login con

Alert sanitari

12 Giugno 2024

Influenza aviaria, Ue: in arrivo 665mila dosi di vaccino Seqirus. L’Italia non accetta

L’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie ha firmato un contratto quadro di appalto congiunto per la fornitura di 665mila dosi di vaccino pre-pandemico di Seqirus, con un’opzione per ulteriori 40 milioni di dosi nei quattro anni successivi

di Redazione Vet33


Influenza aviaria, Ue: in arrivo 665mila dosi di vaccino Seqirus. L’Italia non accetta

L’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) ha firmato a nome di 15 Stati membri dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo un contratto quadro di appalto congiunto per la fornitura di un massimo di 665mila dosi di vaccino pre-pandemico contro l’influenza aviaria da parte di Seqirus. Lo ha annunciato la Commissione Europea, aggiungendo che l’accordo include un’opzione per ulteriori 40 milioni di dosi per i prossimi quattro anni. L’Italia non vi ha aderito.


Il contratto
Hera a nome degli Stati membri partecipanti ha firmato un contratto quadro di aggiudicazione congiunta per la fornitura di un massimo di 665mila dosi di vaccino pre-pandemico di Seqirus aggiornato contro il virus dell’influenza zoonotica e un’opzione per ulteriori 40 milioni di dosi per la durata del contratto. Per la Commissione Ue, gli Stati membri partecipanti avranno così accesso a contromisure mediche per prevenire l’influenza aviaria.
Il vaccino è destinato ai soggetti più esposti a potenziali rischi di trasmissione di aviaria da uccelli o animali, come i lavoratori degli allevamenti di pollame e i medici veterinari. Mira a prevenire la diffusione o potenziali focolai di influenza aviaria in Europa, proteggendo i cittadini. I 15 Paesi che hanno aderito al contratto con la società Seqirus Uk Ltd sono Danimarca, Lettonia, Francia, Cipro, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Finlandia, Grecia e Irlanda, più due Paesi extra Ue ma parte del See, Islanda e Norvegia. L’Italia, invece, non ha aderito al contratto.

Il prezzo pattuito per dose non viene comunicato, come sempre quando si tratta di vaccini, perché viene considerata “un’informazione confidenziale”, ha chiarito il portavoce della Commissione per la salute Stefan De Keersmaecker. Il contratto serve ad offrire “una capacità aggiuntiva ai Paesi di acquistare vaccini, sulla base di questo meccanismo”. Gli Stati membri “hanno sempre la possibilità di utilizzare i propri meccanismi nazionali di approvvigionamento per acquistare i vaccini”. In ogni caso, “anche gli Stati membri che partecipano all’appalto congiunto possono comunque decidere di utilizzare la propria procedura nazionale”. Sui motivi che hanno portato un Paese a non aderire, “ovviamente è meglio contattare” lo Stato membro in questione.

Il vaccino
Si tratta dell’unico vaccino preventivo contro l’influenza aviaria zoonotica oggi autorizzato nell’Ue. Il contratto consente a ciascun Paese partecipante di tenere conto del proprio contesto sanitario pubblico e di ordinare i vaccini in base alle necessità nazionali. Sono attualmente in preparazione le spedizioni verso la Finlandia per la vaccinazione immediata dei lavoratori a rischio di esposizione, su richiesta di Helsinki. Seguiranno spedizioni verso gli altri Paesi partecipanti.
Seqirus Uk è titolare di un’autorizzazione all’immissione in commercio modificata a livello Ue per questo vaccino da utilizzare negli adulti, che protegge dall’influenza causata dai ceppi H5 del virus dell'influenza A.

L’intesa
Il meccanismo di appalto congiunto dell’Ue è stabilito nell’accordo di appalto congiunto dell’Ue per contromisure mediche, firmato da 36 Paesi, inclusi tutti gli Stati membri dell’Ue e del See. Il meccanismo consente ai Paesi partecipanti di procurarsi congiuntamente contromisure mediche, tra cui vaccini, prodotti terapeutici, dispositivi medici. L’accordo garantisce un accesso più equo a contromisure mediche specifiche e migliora la sicurezza dell’approvvigionamento, oltre a consentire di beneficiare di prezzi più equilibrati. L’intesa contribuisce inoltre alla preparazione a livello dell’Ue in caso di crisi sanitarie pubbliche o pandemie.

La non partecipazione dell’Italia è “poco lungimirante”, ha affermato Gianni Rezza, professore di Igiene all’Università San Raffaele di Milano e già direttore della Prevenzione al ministero della Salute. “Anche se al momento non c’è una situazione di allarme, c’è tuttavia una condizione di allerta. Inoltre, se ci sono dei lavoratori che sono esposti professionalmente al rischio aviaria, come allevatori e veterinari, perché non fare loro la vaccinazione se c'è la possibilità di avere delle dosi?”. “Non so perché l'Italia non rientri tra i 15 Paesi – prosegue il professor Rezza – ma qualora ci fosse ancora la possibilità, converrebbe che il nostro Paese partecipasse, sarebbe il tempo di farlo. Anche se magari con un numero limitato di dosi, conviene sempre assicurarsi un certo numero di vaccini”. Inoltre, ha ricordato l’esperto, “l'Italia, già un paio di anni fa, ha opzionato il vaccino pre-pandemico di Gsk contro il virus H5N1 dell’influenza aviaria. Si tratta di un vaccino pre-pandemico che potrebbe essere utilizzato qualora si verificasse un’epidemia, magari cambiandone leggermente la composizione sulla base del ceppo che dovesse risultare emergente. Questo è quindi un vaccino pandemico vero e proprio. L’opzione effettuata implica che, qualora si dovesse verificare un’epidemia, l’Italia ha già pagato anticipatamente per avere dopo la disponibilità del vaccino, quando necessario”. Il vaccino di Seqirus è sempre contro il virus H5N1 ma, ha concluso Rezza, “è stato autorizzato per poter essere utilizzato già da ora per le categorie a rischio di esposizione”.

CITATI: GIANNI REZZA, STEFAN DE KEERSMAECKER
TAG: ALLEVATORI, HERA, INFLUENZA AVIARIA, ITALIA, MEDICI VETERINARI, PREVENZIONE, SEQIRUS, VACCINI

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Linkedin! Seguici su Facebook!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito veterinario, iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

09/10/2024

Un’analisi approfondita delle aritmie cardiache negli animali domestici, attraverso l’osservazione dei fattori che contribuiscono al loro sviluppo

09/10/2024

Nell’ultimo mese, decine di tigri e alcuni leoni che si trovavano in cattività nel sud del Paese sono morti, dopo essere risultati positivi al virus dell’influenza aviaria H5N1

A cura di Redazione Vet33

09/10/2024

Il 3 e 4 ottobre si è svolta l’iniziativa globale di Elanco che coinvolge tutti i dipendenti in azioni di volontariato a supporto delle comunità locali. Un contributo concreto per migliorare il...

A cura di Redazione Vet33

09/10/2024

Tre casi di Dengue sono stati segnalati nel Comune di Sesto Fiorentino, in Toscana: due hanno soggiornato a Fano l’ultima settimana di agosto, dove si è sviluppato un focolaio, e il terzo è un...

A cura di Redazione Vet33

 
Resta aggiornato con noi!

La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.

 Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy

AZIENDE

Phovia: il sistema che supporta una rapida rigenerazione cutanea per cani e gatti

Phovia: il sistema che supporta una rapida rigenerazione cutanea per cani e gatti

A cura di Vetoquinol

Il dottor Luca Bussolati, Country Manager di Anima Care, ci parla del percorso professionale che l’ha portato in Anima Care e delle novità che l’azienda francese offre al mercato italiano nel...

A cura di Redazione Vet33

EVENTI

chiudi

©2024 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Registrazione Tribunale di Milano n° 5578/2022 del 5/05/2022

Top