Alert sanitari
16 Maggio 2024Nonostante i dati più recenti mostrano che il virus della Dengue è sempre più diffuso, un importante passo avanti nella lotta alla malattia è stato compiuto dalla Who attraverso la prequalificazione di un nuovo vaccino, Tak-003, già approvato in diversi Paesi
Il 10 maggio un nuovo vaccino per la Dengue ha ricevuto la prequalificazione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization, Who). Si tratta di TAK-003, un vaccino vivo attenuato contenente versioni indebolite dei quattro sierotipi del virus, sviluppato da Takeda.
La prequalificazione
Il 10 maggio, l’Organizzazione mondiale della Sanità ha concesso la prequalifica a un nuovo vaccino contro la Dengue, un vaccino vivo attenuato contenente versioni indebolite dei 4 sierotipi del virus (Denv-1,2,3,4) che causano la malattia. TAK-003, prodotto-scudo sviluppato da Takeda, è il secondo vaccino prequalificato dalla Who contro la Dengue, dopo il vaccino CYD-TDV sviluppato da Sanofi Pasteur
La Who ne ha raccomandato l’uso nei bambini di età compresa tra 6 e 16 anni in contesti con elevato carico di Dengue e intensità di trasmissione. Il vaccino deve essere somministrato in un programma di 2 dosi con un intervallo di 3 mesi tra le dosi.
“La prequalificazione di TAK-003 è un passo importante nell’espansione dell’accesso globale ai vaccini contro la dengue, in quanto è ora ammissibile per l’approvvigionamento da parte delle agenzie delle Nazioni Unite, tra cui l’Unicef e la Paho” ha affermato il dottor Rogerio Gaspar, Direttore Who per la regolamentazione e la prequalificazione. “Con solo due vaccini contro la dengue fino ad oggi prequalificati, non vediamo l’ora che altri sviluppatori di vaccini si facciano avanti per la valutazione, in modo da poter garantire che i vaccini raggiungano tutte le comunità che ne hanno bisogno”.
I casi
Secondo gli ultimi studi, si stima che ogni anno nel mondo ci siano oltre 100-400 milioni di casi di Dengue, e che 3,8 miliardi di persone vivono in Paesi endemici, la maggior parte dei quali si trova in Asia, Africa e nelle Americhe.
Nel 2023 si è verificato il maggior numero di casi segnalati, con la regione delle Americhe che ha registrato 4,5 milioni di casi e 2.300 decessi. È molto probabile, spiega una nota della Who, che i casi continuino ad aumentare e si espandano geograficamente a causa del cambiamento climatico e dell’urbanizzazione.
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