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09 Ottobre 2025Il network di cliniche veterinarie segna il suo primo closing con la fusione di due ambulatori a Cuneo. Avelia punta a un modello flessibile che valorizza l’autonomia dei medici veterinari, promuovendo una crescita condivisa
Qualche giorno fa, Avelia SpA, un network di cliniche veterinarie fondato nel 2024, ha realizzato un’operazione commerciale molto importante, segnando la prima espansione della sua rete. Avelia ha chiuso il suo primo closing, che vede l’unione di due realtà della città di Cuneo – l’Ambulatorio Veterinario Pellegrino e l’Ambulatorio Veterinario Brasher-Sclavo-Ghisu (BSG) – in un unico e più grande ambulatorio di 500m2, una nuova realtà che punta a diventare un punto di eccellenza per la città.
Avelia si distingue per un posizionamento unico nel settore veterinario. È composta da una squadra con una grande esperienza nel mondo della medicina veterinaria e nelle operazioni di aggregazione.
Il fondatore, Eric Souêtre, è stato artefice dell’aggregazione di 70 cliniche veterinarie in Francia, dimostrando una comprovata esperienza nel consolidamento del settore. Inoltre, ha cofondato Careventures, un fondo di private equity con molta esperienza nell’Healthcare, con la caratteristica di lasciare alle strutture in cui investe un’ampia autonomia decisionale, esattamente come Avelia fa con i medici veterinari che la scelgono.
Fanno parte del team di Avelia, Luca Monami, che ricopre il ruolo di Amministratore Delegato, il quale in passato è stato General Manager e AD dell’Ospedale Veterinario I Portoni Rossi di Bologna, e Stefano Caporali, come Board Advisor, già AD di AniCura Italia, con una solida esperienza in molte operazioni di consolidamento.
L’azienda è supportata da medici veterinari, come Marco Salomoni e Francesca Bocci, entrambi provenienti da esperienze lavorative in aziende farmaceutiche (Pfizer, Zoetis, Antech), che nel ruolo di M&A Manager visitano le cliniche, portando una conoscenza approfondita delle esigenze dei veterinari.
Il board di Avelia, grazie all’esperienza maturata nella prima fase di consolidamento del mercato veterinario italiano, sta implementando un nuovo modello di aggregazione che punta a dare una risposta ancora più puntuale alle attuali necessità dei veterinari.
Avelia non propone un modello rigido e preconfezionato, ma offre un “menu” di servizi, una “ricetta” personalizzabile, per adattarsi alle diverse esigenze del settore. Non è un provider di servizi; offre un supporto su misura, deciso insieme al medico veterinario, che va a rafforzare la clinica, aiutandola in diversi ambiti: legale, immobiliare, marketing, comunicazione, digitale, reclutamento, formazione, eventi, organizzazione o acquisti.
“Le cliniche italiane sono sempre state storie di persone e di famiglie. Dove si continua ad aver successo è perché si è mantenuto il DNA che le ha fatte diventare grandi” commenta Luca Monami, Chief Executive Officer di Avelia.
Avelia offre la possibilità di reinvestire parte delle azioni delle cliniche in Avelia SpA. Ciò dà la possibilità ai veterinari titolari non solo di beneficiare, tra qualche anno, del successo finanziario dell’operazione, ma anche di essere a pieno titolo parte integrante del gruppo.
Ad esempio, Avelia non impone un proprio indirizzo medico-scientifico: gli stessi medici veterinari possono decidere di far parte di un Comitato scientifico centrale e incidere in questo modo sugli indirizzi scientifici, sui programmi formativi e sull’organizzazione dei servizi comuni, fornendo linee guida su come sviluppare i servizi centrali.
Avelia vuole offrire ai medici veterinari italiani un nuovo modo di stare insieme e di affrontare, uniti e più forti, le sfide future.
CITATI: ERIC SOUETRE, LUCA MONAMI, STEFANO CAPORALISe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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