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22 Novembre 2022

Quello che la Caretta Caretta ci racconta del Mar Adriatico

Livelli di contaminazione dei mari e meccanismi di biomagnificazione: ecco perché la tartaruga Caretta Caretta svolge un importante ruolo di sentinella.


Quello che la Caretta Caretta ci racconta del Mar Adriatico

Una specie di serbatoio, capace di dare indicazioni sul livello di contaminazione dell’ambiente in cui risiede: ecco l’importante ruolo svolto dalla Caretta Caretta. Animale carnivoro dal comportamento alimentare opportunistico, questa tartaruga, infatti, tende a bioaccumulare inquinanti attraverso il cibo. Uno studio si è concentrato su 44 esemplari spiaggiati lungo la costa adriatica e selezionati sulla base del  sesso e della lunghezza curva del carapace (CCL) come proxy dell'età.  A ciascun animale sono stati prelevati campioni di fegato e tessuto adiposo per studiare i livelli di diossine (PCDD/Fs) e di bifenili policlorurati (PCB) e la loro potenziale correlazione con il sesso e l’età. I risultati hanno suggerito che questi contaminanti erano facilmente bioaccumulabili e che i PCB erano predominanti rispetto alle diossine sia nel fegato che nel tessuto adiposo. I modelli di congenere erano simili a quelli trovati nei pesci di mare. Inoltre, non vi erano differenze nei livelli di contaminazione tra femmine e maschi, né c'era una correlazione con le dimensioni. Per il futuro, sarebbe opportuno armonizzare gli studi utilizzando approcci metodologici comuni e condivisi per confrontare meglio i risultati, valutare l'andamento della contaminazione nel tempo e comprendere i meccanismi di biomagnificazione nelle Caretta Caretta. In questo modo sarebbe possibile salvaguardarne lo stato di salute e monitorare indirettamente lo stato di salute dell'ambiente marino.

Chlorinated Persistent Organic Pollutants (PCDD/Fs and PCBs) in Loggerhead Sea Turtles Stranded along the Central Adriatic Coast -  https://doi.org/10.3390/ani12223177

TAG: BIOMAGNIFICAZIONE, CARETTA CARETTA, CONTAMINANTI, MAR ADRIATICO, TARTARUGA

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