Gatti
12 Ottobre 2022 Nel Regno Unito, come sottolinea il Rapporto CATS 2022, aumenta il numero dei gatti comprati, a scapito delle adozioni. Tra le motivazioni, la ricerca di una razza specifica e il desiderio di portare a casa celermente l’animale.
Anche per i gatti, come già segnalato per i cani, la situazione sta cambiando. Sono sempre più numerosi, infatti, i proprietari che preferiscono mettere mano al portafogli, piuttosto che prendere un gatto dal rifugio. A segnalarlo è il Rapporto Cats and Their Stats (CATS) 2022, che fa luce sul rapporto tra le persone e i gatti domestici.
Il sondaggio evidenzia infatti che negli ultimi cinque anni il numero di gatti acquistati è aumentato del 12%. E non basta. Emerge pure l’exploit del canale online: tra gli intervistati, infatti, il 76% dei nuovi proprietari ha affermato di aver acquistato, negli ultimi 12 mesi, il proprio gatto online. Ma cosa alimenta questa nuova tendenza d’acquisto? Il rapporto individua varie spiegazioni. Tra le principali vi è il desiderio di avere nel modo più rapido o semplice il gatto che si desidera (29%). Una spiegazione che merita un approfondimento: evidentemente i rifugi non rendono troppo facile l’iter di adozione, proponendo procedure che spesso diventano dei veri e propri deterrenti per gli aspiranti proprietari.
Tra le altre motivazioni, poi, il rapporto elenca: il desiderio di un gatto in particolare (25%), il desiderio di una certa razza (16%), o il desiderio che il proprio gatto abbia il pedigree.
La ‘minaccia’ Facebook
Tra chi ha acquistato il proprio gatto online, elevata è la percentuale di chi si è affidato a Facebook: parliamo del 38% circa. Una moda rischiosa visto che il settore non è ancora regolamentato. Troppo spesso, infatti, venditori senza scrupoli bluffano, mentendo sulle reali condizioni dell’animale e facendola franca, in assenza di un controllo capillare sui post.
Le razze più gettonate in UK
British Shorthair, Ragdoll, Bengala e Persiano si confermano tra le razze più popolari, seguite a ruota da Maine Coon e Siamese, che hanno visto un aumento di popolarità negli ultimi 12 mesi. E’ un dato di fatto: la razza e il pedigree sono variabili sempre più dirimenti nella scelta del gatto. Magari associate a caratteristiche fisiche insolite e rare. Senza dubbio – evidenzia a questo proposito Sarah Elliott MRCVS Cats Protection Central Veterinary Officer – siamo in presenza di una tendenza alimentata da social, dove l’estetica premia. Tuttavia, come già ampiamente sottolineato per i cani, anche in ambito felino estremizzare le caratteristiche morfologiche di una razza, può andare a detrimento dell’animale. Un po’ come sta accadendo con lo Scottish Fold, affetto da una mutazione genetica che causa gravi anomalie della cartilagine ossea (osteocondrodisplasia).
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