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25 Luglio 2024La proliferazione dei batteri Vibrio nei frutti di mare è favorita dall’aumento delle temperature e dalla resistenza antimicrobica e rappresenta un rischio crescente per la salute pubblica in Europa
A causa dei cambiamenti climatici e del conseguente aumento delle temperature globali, i batteri del genere Vibrio (vibrioni) stanno proliferando nelle acque salmastre e a bassa salinità. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) avverte che la presenza di questi patogeni nei frutti di mare è destinata ad aumentare, sottolineando l’importanza di mantenere la catena del freddo e di evitare il consumo di frutti di mare crudi. Inoltre, in alcune specie di vibrioni si riscontra sempre più spesso una resistenza agli antibiotici di ultima istanza.
Gli scienziati dell’Efsa hanno effettuato una valutazione degli aspetti di salute pubblica relativa ai vibrioni connessi al consumo di frutti di mare.
La presenza di batteri vibrioni, responsabili di gastroenteriti e altre infezioni, nei frutti di mare è destinata ad aumentare sia a livello globale che in Europa a causa dell’aumento delle temperature, soprattutto nelle acque a bassa salinità o salmastre.
I vibrioni sono batteri acquatici che possono trovarsi nei frutti di mare; alcuni ceppi sono patogeni e possono provocare gastroenteriti o infezioni gravi. In una precedente relazione (CLEFSA), gli esperti avevano analizzato i possibili effetti dei cambiamento climatici su un ampio spettro di questioni di sicurezza alimentare, tra cui i batteri Vibrio nei frutti di mare.
Il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature favoriscono la proliferazione di questi batteri, con un conseguente aumento del rischio di infezioni dovute al consumo di frutti di mare contaminati. Le regioni particolarmente a rischio sono quelle con acque salmastre o a bassa salinità, come il Mar Baltico, le acque di transizione tra il Mar Baltico e il Mare del Nord e il Mar Nero.
Per prevenire la proliferazione batterica, l’Efsa raccomanda di mantenere la catena del freddo durante la lavorazione, il trasporto e la conservazione, in particolare per i frutti di mare destinati a essere consumati crudi e ai consumatori raccomanda di non consumarli da crudi.
Inoltre, l’autorità per la sicurezza alimentare mette in guardia sul rischio che in alcune specie di vibrioni si riscontra sempre più spesso una resistenza agli antibiotici. Gli esperti raccomandano a Bruxelles di avviare un’indagine sulla presenza di questi batteri nei prodotti ittici come priorità fondamentale per raccogliere dati aggiuntivi e armonizzati.
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