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06 Ottobre 2022

cTnI nei gatti, quali variabili ne determinano la concentrazione?

Punto di partenza dello studio: l’ipotesi che la concentrazione sierica di cTnI nei gatti sani possa essere influenzata dalle caratteristiche feline e che possa differire tra gatti sani e gatti con HCM, con o senza LAE.


cTnI nei gatti, quali variabili ne determinano la concentrazione?

Come varia nei gatti la concentrazione della Troponina cardiaca I (cTnI), in base a razza, sesso e condizioni di salute?

Per valutare il peso che tali variabili giocano sulla concentrazione della proteina, uno studio si è posto l’obiettivo di realizzare un confronto tra una coorte di gatti sani (appartenenti a diverse razze)*, con un panel di animali affetti da cardiomiopatia ipertrofica**.

In prima battuta si sono studiate le associazioni tra la concentrazione sierica di troponina cardiaca I (cTnI) in gatti sani e le caratteristiche feline (razza, sesso, età, BW e BCS), la pressione sanguigna sistolica, la frequenza cardiaca e le misurazioni ecocardiografiche. Successivamente si è provveduto a confrontare questi dati con le concentrazioni rilevate nei gatti con cardiomiopatia ipertrofica (HCM), con o senza allargamento atriale sinistro (LAE) e nei gatti con semplice HCM. In questo caso lo scopo era quello di valutare le potenziali associazioni tra concentrazione di cTnI e variabili ecocardiografiche. Dai confronti incrociati tra gli animali, è emerso che nei gatti sani le concentrazioni di cTnI più elevate erano presenti nei gatti Birmani rispetto ai Norwegian Forest (P  = 0,014) e nei gatti maschi castrati rispetto alle femmine intatte (P  = 0,032). Il TnI cardiaco era positivamente associato alla frequenza cardiaca (P <0,0001). Per quanto poi attiene ai gatti con cardiomiopatia ipertrofica, in essi la concentrazione di cTnI era positivamente associata allo spessore della parete del ventricolo sinistro e al rapporto atriale/radice aortica sinistra (tutti P = 0,010). Inoltre, questo gruppo di animali presentava concentrazioni di cTnI più elevate rispetto ai gatti sani, con valori più elevati in quelli affetti da HCM e LAE rispetto a quelli con HCM senza LAE.

Alla luce di queste evidenze, si è concluso non solo che razza e sesso possono influenzare le concentrazioni sieriche di cTnI nei gatti sani, ma anche che la concentrazione della proteina miofibrillare è correlata alla cardiomiopatia ipertrofica: infatti aumenta in misura direttamente proporzionale alla gravità della patologia.    


*Gatti Norwegian Forest (NF; n = 33), Birman (n = 33) e gatti domestici a pelo corto (DSH; n = 30).

** 39 gatti con HCM, con o senza LAE.

TAG: CTNI, MIOCARDIA IPERTROFICA, TROPONINA CARDIACA I

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