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27 Giugno 2022 Fattori demografici, morfologici, ormonali e metabolici che incidono sulla velocità di guarigione in cavalli affetti da laminite.
Quanto tempo serve perché un cavallo guarisca dalla laminite? Domanda interessante cui -però- non si è data di frequente una risposta. Mentre, infatti, sappiamo che i cavalli con disregolazione dell'insulina e iperinsulinemia sono a rischio di laminite, specialmente se consumano pasti ricchi di carboidrati non strutturali ( zuccheri, amidi e fruttani), poco studiati sono invece i fattori associati al tasso di miglioramento durante il recupero da un attacco acuto della malattia. Per colmare questa lacuna, un gruppo di studiosi australiani e tedeschi ha cercato di scoprire se sia ipotizzabile che una serie di variabili demografiche, morfologiche, ormonali e metaboliche siano associate al tasso di miglioramento dell'HAL. Ne è emerso un dato netto: esistono due categorie di cavalli affetti la laminite, alla prima appartengono quelli che migliorano rapidamente, all’altra quelli che sono più lenti a riprendersi e soggetti a ricadute.
Metodologia dello studio
Il test è stato effettuato su 37 cavalli con laminite naturale associata a iperinsulinemia (HAL), identificati da 16 cliniche in tutta la Germania. Ogni caso è stato valutato per la gravità della zoppia, oltre al giorno dell'inclusione nello studio (d 0), anche nei giorni 4, 9, 14, 25 e 42. I cavalli sono stati gestiti secondo la migliore pratica clinica, compresa la limitazione dell'esercizio e la prescrizione di una dieta a base di solo fieno, per un minimo di 9 giorni. Sulla base dei punteggi clinici individuali di laminite, la maggior parte dei cavalli è migliorata notevolmente entro 2 settimane. Tuttavia, accanto al "gruppo veloce", composto da 27 esemplari (ovvero il 73%), sono stati individuati pure animali in cui i tempi di miglioramento sono risultati molto più lenti o in cui sono state riscontrate ricadute. Dopo aver analizzato i dati demografici, morfologici, ormonali e metabolici, è stato visibile che i cavalli nel gruppo lento erano significativamente più giovani (l'età media era di 12,5 anni nel gruppo lento contro 17 anni nel gruppo veloce). Inoltre, mentre i livelli di glucosio nel sangue e di insulina sono rimasti normali per tutti i cavalli, i cavalli che sono migliorati più lentamente hanno avuto un aumento significativo della glicemia e dell'insulina dopo la diagnosi di HAL fino al giorno 25 rispetto al gruppo veloce. Sono poi stati invece individuati dei fattori totalmente estranei al mancato miglioramento, tra questi: il grasso corporeo un precedente episodio di laminite; concentrazioni elevate di ACTH, un ormone tipicamente aumentato nei cavalli con disfunzione della pars intermedia dell'ipofisi e trattamento con pergolide.
In sintesi, la conclusione cui si è giunti è che la giovane età e un aumento della glicemia e delle concentrazioni di insulina sono associati a un ritardato miglioramento della laminite.
Demographic, morphologic, hormonal and metabolic factors associated with the rate of improvement from equine hyperinsulinaemia-associated laminitis Martin Sillence, Alexandra Meier, Melody de Laat, Rebecca Klee, Dania Reiche. 10.1186/s12917-022-03149-z
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