Alert sanitari
08 Ottobre 2024Scoperto un focolaio di influenza aviaria nello stabilimento Eurovo a Codigoro, dopo segnalazioni di morti sospette tra gli animali: inevitabili misure drastiche per contenere l’epidemia, con l’abbattimento di centinaia di migliaia di galline
Un focolaio di influenza aviaria è stato individuato nello stabilimento Eurovo di Codigoro, in provincia di Ferrara, dopo che gli operatori hanno segnalato sintomi sospetti tra gli animali, tra cui difficoltà respiratorie e gusci d’uovo anomali, innescando l’intervento immediato delle autorità sanitarie veterinarie. Saranno abbattute circa 800.000 galline per contenere il rischio di diffusione del virus.
Ad accorgersi della malattia sono stati gli operatori impiegati all’interno dello stabilimento avicolo, che hanno iniziato a notare sintomi sospetti tra gli animali, come difficoltà respiratorie e un’elevata mortalità. Inoltre, i gusci delle uova apparivano anomali, molto sottili o del tutto assenti.
Dopo la segnalazione, sono intervenuti i funzionari dell’azienda sanitaria di Ferrara che hanno prelevato alcuni campioni biologici. Le analisi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IzsVe), sede del Centro di Referenza nazionale per l’influenza aviaria, hanno quindi confermato la presenza virus. Lo stabilimento era già stato colpito dall’aviaria nel 2018 e nel 2022.
Lo stabilimento è stato costretto dall’azienda sanitaria a interrompere tutte le sue attività, mentre tutte le galline presenti nell’allevamento, che può ospitarne fino a 800.000, dovranno essere abbattute.
“Dato che gli uccelli migratori sono molto diffusi nel Nord Est – ha dichiarato Emiliano Di Lullo, direttore marketing Eurovo – il virus è arrivato anche da noi, e tra venerdì e sabato abbiamo riscontrato l’esito di una positività presso il sito produttivo di Codigoro. Come da prassi, abbiamo fermato lo stabilimento e le autorità competenti stanno provvedendo alla sanificazione e agli abbattimenti. Stiamo collaborando con le autorità a gestire la messa in sicurezza e la sanificazione dello stabilimento colpito dall’avaria. Il gruppo dispone diversi siti produttivi per cui le uova arrivano anche da altri stabilimenti, quindi la produzione continua e non ci sono problemi”.
Non si tratta del primo episodio per lo stabilimento Eurovo. Già nel 2017, il comune di Codigoro aveva ordinato il sequestro dello stabilimento e l’abbattimento di circa 700.000 galline, oltre alla distruzione di qualunque veicolo di infezione come mangimi, attrezzature, uova e carcasse di animali. Ancora, nel 2022, un nuovo focolaio aveva portato all’abbattimento massivo di circa 100.000 galline.
CITATI: EMILIANO DI LULLOSe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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