Animali esotici
14 Febbraio 2023 Importazioni, esportazioni, detenzione, spostamenti all’interno e al di fuori della UE e mostre itineranti: la disciplina da rispettare nel periodo compreso tra l’entrata in vigore delle nuove Appendici CITES e quella delle corrispettive modifiche agli Allegati del Reg. (CE) n. 338/97.
Dal 23 febbraio 2023 entreranno in vigore le modifiche alle Appendici della Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali selvatiche minacciate d’estinzione (CITES), approvate lo scorso novembre.
Successivamente è prevista la loro integrazione anche negli Allegati del Regolamento (CE) n. 338/97 con il quale viene data attuazione alla Convenzione nell’Unione europea.
Per una corretta applicazione della Convenzione e del Regolamento (CE) n. 338/97, il ministero dell’Agricoltura ha resa nota la disciplina da seguire nel periodo transitorio tra l’entrata in vigore delle nuove Appendici CITES e l’entrata in vigore delle corrispettive modifiche agli Allegati del Reg. (CE) n. 338/97 e ha altresì specificato le disposizioni che dovranno essere osservate dall’entrata in vigore delle modifiche. La disciplina da rispettare nel periodo transitorio regola: importazione, esportazione, riesportazioni e commercio, attività per cui sarà sempre necessaria apposita e specifica autorizzazione sulla base di diverse variabili, correlate alla specie e all’operazione svolta. Inoltre, nel documento pubblicato dal Ministero vengono specificate le norme da rispettare dopo l’entrata in vigore delle modifiche agli allegati al Reg. (CE) n. 338/97 e relative alla detenzione, alla movimentazione, alla denuncia di nuove nascite e all’iscrizione in appositi registri di detenzione.
Infine, in allegato al documento, sono riportate le modifiche alle Appendici: tra le novità presenti che poi andranno recepite dal regolamento Reg. (CE) n. 338/97 si ricorda l’inserimento di nuove specie negli allegati 1 e 2. Tra queste ricordiamo: la Tiliqua adelaidensis, la Kinosternon cora, la Kinosternon vogti, la Tarentola chazaliae e la Chelus fimbriatus.
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