Professione
02 Novembre 2022 Una nota del DGSAF lo ribadisce: chi intenda cedere un animale, anche a titolo gratuito, non può prescindere dall’identificativo previsto dalla normativa e dalla documentazione veterinaria.
A distanza di poco più di un mese dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto legislativo 135/2022 che specifica quale documentazione sia necessaria in caso di cessione - anche a titolo gratuito - di un animale, una nota della Direzione Generale della Sanità Animale del Ministero della Salute riprende con forza il tema. Il documento, a firma del direttore generale Pierdavide Lecchini e indirizzato per conoscenza a FNOVI, Sivemp e ANMVI (che riporta l’aggiornamento), segnala che la Direzione Generale ha “attenzionato le Forze di polizia giudiziaria al fine di precisare che l’obbligo della certificazione medico veterinaria si applica già a tutte le specie”. Per quanto attiene l’identificazione, la nota chiarisce che attualmente “si rimanda alle norme vigenti in materia (anche regionali), nelle more dell’adozione di ulteriori provvedimenti, fermo restando che per i cani esiste già l’obbligo della identificazione mediante microchip e la registrazione nel sistema anagrafico regionale”. In conclusione la nota DGSAF si chiude con una richiesta: quella di “dare ampia diffusione circa la corretta applicazione della norma da parte dei proprietari di animali tenuto anche conto del fatto che chi contravviene a tali disposizioni è punito, salvo che il fatto non costituisca reato, con la sanzione amministrativa da 1.000 euro a 5.000 euro, ex comma 5 dell’articolo 14 del d.lgs 135/2022”.
Decreto 135/2022- art. 11
Sulla cessione dell’animale l’articolo 11 specifica: “chiunque pubblichi, anche per il mezzo della carta stampata annunci di animali […] in vendita o cessione, deve inserire, ai sensi della normativa vigente, l'identificativo dell'animale o della fattrice in caso di cuccioli non ancora sottoposti agli obblighi di legge, nell'annuncio stesso o comunque lo deve rendere sempre disponibile su richiesta delle autorità competenti. I suddetti animali devono essere accompagnati da una certificazione medico veterinaria attestante le condizioni sanitarie.
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