Normative
14 Febbraio 2024 A causa dell’esplosione globale del numero di casi di Dengue, specialmente in Sudamerica, il Direttore Generale Francesco Vaia ha inviato una circolare agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (Usmaf-Sasn) con l’indicazione di innalzare il livello di allerta
A causa dell’aumento globale dei casi di Dengue, su disposizione del Direttore Generale alla Prevenzione Sanitaria, Francesco Vaia, gli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (Usmaf-Sasn) hanno avuto l’indicazione di innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui “è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia”. Le indicazioni sono arrivate agli uffici con una nota del Ministero.
La situazione in Sudamerica
In Brasile è emergenza Dengue con oltre 500.000 casi e la situazione si è aggravata anche in Argentina, dove la malattia è stata rilevata in più della metà delle sue province.
Secondo i dati del Ministero della Salute brasiliano, aggiornati al 12 febbraio, sono stati registrati dall’inizio del 2024 ben 512.353 casi sospetti. I morti per Dengue confermati sono stati 75 e ci sono almeno altri 350 casi sotto indagine. Lo stato più colpito è Minas Gerais con circa 171.000 casi sospetti, seguito da San Paolo (oltre 83.651), Distretto Federale (64.403), Paraná (55.532), Rio de Janeiro (39.315), Goiás (31.809), Espírito Santo (14.107) e Santa Catarina (12.470).
L’allarme Dengue si è allargato anche all’Argentina, dove l’infezione è stata rilevata in oltre la metà delle province del Paese. Il Ministero della Sanità ha parlato di 39.544 casi registrati e 29 decessi. Circa 14 delle 24 province argentine hanno riferito una circolazione virale nel loro territorio; si tratterebbe di tutte le province delle regioni centrali e nord-orientali e di 5 province nel nord-ovest del Paese.
La circolare
Il Ministero fa riferimento a una mappa del rischio pubblicata dal Centers of Disease Control and Prevention americano che comprende una lunga lista di paesi di Sud America, Africa, Asia e isole del pacifico.
Il Regolamento Sanitario Internazionale, si legge nel documento, “prevede che l’aera aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti”. Viene anche data l’indicazione di “vigliare attentamente sulla disinsettazione degli aeromobili” e di “valutare l’opportunità di emettere ordinanze per l’effettuazione di interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori ed altri infestanti e di disinfestazione”.
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