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10 Novembre 2023

Zoonosi, Regione Sicilia: prevenzione e collaborazione per tutelare salute umana e animale

A Palermo si è svolto un convegno su prevenzione e contrasto delle zoonosi da vettore, organizzato in collaborazione con MSD Animal Health, in cui si è discusso di come contenere malattie come la Leishmaniosi 

di Redazione Vet33


Zoonosi, Regione Sicilia: prevenzione e collaborazione per tutelare salute umana e animale

Lo scorso 25 ottobre a Palermo, nel corso del convegno “One Health: una salute unica e una sola scienza. L’esperienza della Regione Sicilia per la prevenzione e il contrasto delle zoonosi da vettore”, organizzato in collaborazione con MSD Animal Health, si è parlato di come controllare e contenere le zoonosi più comuni in Sicilia, tra cui la Leishmaniosi e le malattie trasmesse da zecche.


Per posizione geografica, clima ed esposizione ai fenomeni migratori, la Regione Sicilia è un’area particolarmente interessata dalle malattie zoonotiche, e di conseguenza diventa necessaria la presenza di centri altamente specializzati nella sorveglianza di queste.

“I dati epidemiologici sulle zoonosi in Sicilia sono frammentari perché solo da due anni esiste un piano regionale sulla sorveglianza che però, purtroppo, stenta ancora ad andare a regime” ha dichiarato Francesco Vitale, Professore Ordinario di Igiene e Medicina Preventiva all’Università di Palermo.

Tuttavia, come ha precisato Fabrizio Vitale, Direttore del CReNaL (Centro di Referenza Nazionale per la Leishmaniosi) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, la Regione “sta mettendo a punto un nuovo piano di sorveglianza triennale per la leishmaniosi che auspichiamo favorisca un maggior colloquio con la parte di medicina umana al fine di avere un quadro realistico della circolazione di Leishmania sul territorio”.

Per il contrasto delle zoonosi occorrono, infatti, un sistema di monitoraggio e prevenzione basato sulla collaborazione tra le istituzioni e una stretta sinergia inter-professionale tra il comparto della medicina umana (medici del Pronto Soccorso, di medicina interna, di medicina generale, infettivologi, pediatri, geriatri, farmacisti), e quello della medicina veterinaria (Medici Veterinari LP e Operatori del Dipartimento di prevenzione delle Asl).

La principale malattia trasmessa da zecche in Sicilia è una rickettsiosi: la Febbre Bottonosa del Mediterraneo trasmessa all’uomo dalla zecca bruna del cane, Rhipicephalus sanguineus, che rappresenta il principale serbatoio. Il cane funge da ‘ospite occasionale e serbatoio transitorio’ veicolando in prossimità degli ambienti domestici la zecca. È pertanto importante sottoporre il cane a regolari trattamenti acaricidi per ridurre il rischio di esposizione”, ha affermato Antonio Cascio, Professore Ordinario di Malattie Infettive dell’Università degli Studi di Palermo.

Luigi Spicola, Presidente SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie) della Regionale Sicilia, ha evidenziato le principali criticità che incontra il Medico di Medicina Generale nel diagnosticare una malattia di origine zoonotica: servirebbero dei percorsi di formazione per trasferire le conoscenze necessarie a una diagnosi precoce delle zoonosi e si dovrebbe favorire lo scambio di informazioni tra questa figura e il Medico Veterinario su alcuni protocolli specifici, come nel n caso di malattie trasmesse da zecche o da flebotomi.

È fondamentale, inoltre, sensibilizzare alcune categorie di medici, per esempio i pediatri di libera scelta, sui pericoli della leishmaniosi nei bambini e su come diagnosticare la malattia per indirizzare tempestivamente il paziente verso lo specialista” ha sottolineato Salvatore Amato, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Palermo (OMCeO).

Luigi Zumbo, Segretario Fnovi e Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Palermo, ha inoltre suggerito l’implementazione di una piattaforma digitale per raccogliere le diagnosi di leishmaniosi canina provenienti dai laboratori privati e integrare i dati dell’Istituto Zooprofilattico. Tale piattaforma dovrebbe essere facilmente accessibile ai Medici Veterinari Liberi Professionisti, in modo da consentire una raccolta dati in forma anonima per un’indagine epidemiologica e un monitoraggio efficace della circolazione di leishmania in Sicilia.

Per Roberto Tobia, Segretario Nazionale di Federfarma e Presidente di Utifarma (Unione Sindacale Titolari di Farmacia) della Provincia di Palermo, anche le farmacie rivestono un ruolo chiave perché “molti cittadini, ad esempio, non conoscono le conseguenze delle malattie zoonotiche e possono quindi rivolgersi al farmacista che - sempre in stretta collaborazione con il medico di medicina generale e il medico veterinario – può tempestivamente informare i soggetti interessati e indirizzarli”.

Preservare la salute globale è possibile solo con la collaborazione multidisciplinare dei diversi settori coinvolti. L’approccio collaborativo del One Health, che si fonda sul legame indissolubile tra esseri umani, animali ed ecosistema, è la scelta vincente per assicurare il benessere collettivo” ha concluso Paolo Sani, Amministratore Delegato di MSD Animal Health. “Eventi come questo sono l’esempio pratico di come sia importante fare sistema e fare informazione per raggiungere tali obiettivi”.    

CITATI: ANTONIO CASCIO, FABRIZIO VITALE, FRANCESCO VITALE, LUIGI SPICOLA, LUIGI ZUMBO, PAOLO SANI, ROBERTO TOBIA, SALVATORE AMATO
TAG: CRENAL, FEDERFARMA, FNOVI, IZS DELLA SICILIA, LEISHMANIOSI, MSD ANIMAL HEALTH, OMCEO, ONE HEALTH, REGIONE SICILIA, UNIVERSITà DEGLI STUDI DI PALERMO, UTIFARMA, ZECCHE, ZOONOSI

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